A settembre record di supplentite: un docente su tre sarà precario in attesa dei concorsi da bandire. Per Anief la soluzione c'è: basta riaprire le GaE come già avvenuto nel 2008 e nel 2012 o autorizzare un'assunzione straordinaria dalle nuove graduatorie di istituto provinciali con corso abilitante o di specializzazione obbligatorio successivo per i sprovvisti di titolo.
Si doveva arrivare all’inizio del 2020 e ai tempi morti per la pubblicazione dei bandi di concorso, in attesa del giuramento del nuovo ministro dell’istruzione Lucia Azzolina, per conoscere i sindacati firmatari di contratto a lanciare l’allarme sui numeri disastrosi della scuola: è di queste ore la stima dei “250mila supplenti” annuali previsti il prossimo mese di settembre, “che si aggiungono ai 40 mila precari che già oggi sostituiscono i prof per brevi e brevissimi periodi di assenza”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Noi lo dicevamo da tempo che organizzare i concorsi ordinari e straordinari non sarebbe bastato a cancellare la supplentite. Bisognava prendere di petto la situazione, come da noi ribadito nella memoria consegnata nell’ultimo incontro con l'ex ministro. Facile lamentarsi ora dopo aver frettolosamente sospeso lo stato di agitazione il 19 dicembre scorso in cambio della promessa di un incontro che comunque non sarà risolutivo”.
Ora tutti lo sanno: dopo il boom delle supplenze assegnate in questi ultimi mesi via Mad, “il prossimo anno scolastico rischia di vedere esplodere ai livelli massimi il fenomeno della ‘supplentite”. E “ai numeri già preoccupanti di oggi (sono oltre 185 mila i docenti con cattedre annuali e 40 mila i supplenti temporanei) si aggiunge quota 100 che - prosegue la stampa - porterà in 10 anni all'uscita del 50% del corpo insegnanti. Ma soprattutto - questo è il timore da più parti - rischiano di non arrivare in tempo i due concorsi, ordinario e straordinario, per la scuola secondaria, che avrebbero dovuto portare in cattedra in tempi brevi quasi 50 mila docenti”.
IL PARERE DELL’ANIEF
Il problema, ribatte l’Anief, è che in ogni caso i concorsi previsti dal Governo, in accordo con gli altri sindacati rappresentativi, per la prossima estate avrebbero nel migliore dei casi portato in ruolo appena 24.000 docenti vincitori della selezione riservata alla scuola secondaria di secondo grado. Mentre la mancanza degli insegnanti della scuola pubblica italiana è pari a dieci volte tanto. Perché è impensabile che per terminare i concorsi ordinari sarebbero potuti bastare pochi mesi: chi sostiene il contrario non conosce la scuola oppure vuole creare aspettative inutili.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE ANIEF, MARCELLO PACIFICO
“Secondo noi – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - se davvero si voleva evitare il record di supplenze annuali in vista del prossimo anno scolastico, bisognava dare la priorità all'apertura delle GaE agli abilitati e il reclutamento dei precari dalla seconda e terza fascia delle graduatorie di istituto provinciali, con questi ultimi abilitati con un anno dedicato a tale scopo. E non licenziare chi era stato assunto. Sapevamo da tempo che l’avvio dei concorsi ordinari e straordinari con il nuovo sistema cervellotico delle otto graduatorie non sarebbe bastato per cancellare la supplentite e arrestare le richieste di risarcimento che piovono nei tribunali del lavoro per l'abuso dei contratti a termine”.
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