Ora è ufficiale: viene accolta la richiesta del presidente Anief-Udir, Marcello Pacifico, che fin dal primo caso di contagio del Covid-19 manifestato in Italia, aveva chiesto al presidente del Consiglio e ai ministri competenti la sospensione di ogni attività. Il sindacalista autonomo: “Per non compromettere l'avvio del prossimo anno scolastico, bisogna anche rinviare le procedure concorsuali in essere, che interessano un milione di persone, oltre che procedere alla stabilizzazione, nel frattempo, dei precari docenti e Ata con anni di servizio, inseriti nelle vigenti graduatorie. Siamo pronti – continua Pacifico - ad un confronto con il Governo sulle misure da porre in essere per garantire il diritto all'istruzione degli studenti e nel contempo la salute dei lavoratori del comparto”
Alla fine il Governo ha fatto la cosa più logica: dinanzi alla prospettiva di estensione eccessiva del contagio da Coronavirus, per evitare il pericolo concreto che si allarghi a macchia d’olio, viene deciso di chiudere le scuole per almeno dieci giorni. Trova spazio, dunque, la richiesta del sindacato Anief, formulata nei giorni scorsi con una lettera ufficiale ed inviata ai titolari del Governo, dei ministeri dell’Istruzione e dell’Università, con la quale si chiedeva di sospendere “ai fini precauzionali, tutte le attività presso le istituzioni scolastiche, gli atenei, enti di ricerca, conservatori e accademie per almeno due settimane”, senza precludere la validità dell’anno scolastico. Le associazioni sindacali Anief e Udir si dicono pronte ad incontrare il prima possibile i responsabili dell’Istruzione e formazione nazionale, al fine di individuare le possibili modalità di recupero delle lezioni, anche attraverso modalità telematiche, laddove ciò sia possibile.
IL PARERE DEL PRESIDENTE NAZIONALE
Secondo il presidente nazionale, Marcello Pacifico, per salvaguardare la salute dei cittadini, sarebbe bene “verificare se occorra di estendere la chiusura fino alle vacanze di Pasqua, perché la salute dei cittadini viene prima di tutto”. Il leader dell’Anief-Udir sostiene che “mai come in questo momento bisogna stare vicini ai bisogni degli alunni, dei docenti, dei dirigenti scolastici e di tutto il personale che opera nei nostri istituti, anche prevedendo di allestire lezioni a distanza, pur consapevoli delle non sempre adeguate tecnologie informatico-telematiche che le scuole hanno a disposizione, e della mancanza di riferimenti normativi e contrattuali che a questo punto occorrerebbe definire nel più breve tempo possibile”.
SOSPENDERE I CONCORSI E ASSUMERE I PRECARI “STORICI”
Inoltre, l’associazione sindacale ritiene che sia il caso di valutare anche la sospensione, a data da destinarsi, di tutte le prossime prove concorsuali della scuola, ad iniziare dai test del V ciclo Tfa sostegno per conseguire la specializzazione in didattica speciale, prevedendo un reclutamento straordinario direttamente da graduatoria d’Istituto, dove sono collocati decine di migliaia di docenti che da anni svolgono questo lavoro in modo proficuo ed encomiabile.
I SERVIZI SINDACALI SEMPRE ATTIVI
Il sindacato, infine, conferma di avere a sua volta sospeso le assemblee, le attività di sportello e di consulenza su tutto il territorio nazionale, sempre per porre freno all’espandersi del nuovo Coronavirus Covid-19, fermo restando la possibilità di produrre comunque assistenza fattiva a tutti gli iscritti e al personale interessato, attraverso una serie di canali alternativi, le cui modalità di fruizione verranno al più presto rese pubbliche.
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