L’on. Vittoria Casa ha presentato un’interrogazione in commissione a Gaetano Manfredi, con la quale chiede di “valutare una modifica delle attuali disposizioni in modo da garantire la conclusione dei corsi attraverso forme di didattica online e per facilitare la trasmissione dei documenti”. Alla luce della situazione difficile di queste settimane, che obbliga le persone a evitare al massimo gli spostamenti, la modalità formativa straordinaria per via telematica chiesta dal sindacato – anche per l’avvio di un nuovo corso da 20 mila posti - è l’unica misura possibile per mettere a disposizione degli alunni personale docente abilitato e specializzato per esercitare la professione, così da avviarsi verso l’immissione in ruolo.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “In questi giorni, sulla necessità estrema di specializzare i docenti sul sostegno anche noi abbiamo scritto al ministro Gaetano Manfredi, in modo che possa individuare delle modalità di attuazione dei corsi. E siamo stati anche promotori, in V commissione al Senato, della richiesta attraverso un preciso emendamento al D.L. n. 18 del 17 marzo 2020: l’intenzione, attraverso una modifica al decreto “Cura Italia”, è infatti quella di avviare dei percorsi alternativi di TFA sostegno rivolti ai precari che da anni prestano servizio, considerando che proprio sul sostegno ai 280 mila alunni con disabilità che frequentano le nostre scuole il personale non specializzato precario supera addirittura il 70% dei contratti stipulati”.
L’emergenza legata al Covid19 si è abbattuta anche sui corsi di specializzazione di sostegno: si tratta di una necessità, quella di completare lezioni ed esami, che per la scuola è fondamentale, visto che mancano all’appello circa 50 mila insegnanti specializzati sulle oltre 60 mila cattedre vacanti complessive, tra organico di diritto e deroghe, da assegnare con l’avvio del prossimo anno scolastico. A preoccupare è prima di tutto la conclusione del IV ciclo di specializzazione per le attività di sostegno.
“I corsi – scrive in una nota l’on. Vittoria Casa, deputata del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura - si sarebbero dovuti completare a marzo 2020 e, nonostante la proroga dei termini maggio prevista dal decreto dell’11 marzo, rischiano di dover essere ulteriormente rinviati per via dell’impossibilità di svolgere le attività laboratoriali e gli esami finali in modalità telematica. Ci sono, inoltre, difficoltà nella presentazione dei documenti di fine tirocinio da parte dei corsisti, che non possono trasmettere i documenti in originale alle segreterie delle università”.
Dobbiamo “considerare l’assoluta necessità di garantire agli studenti con disabilità la presenza certa di insegnanti specializzati per l’anno scolastico 2020/2021. Grazie alla conclusione del IV ciclo TFA potremo disporre di oltre 15.000 nuovi docenti. Risulta quindi indispensabile - conclude Casa - valutare ogni possibile soluzione per terminare i corsi nel più breve tempo possibile”.
Anief si dice d’accordo con le richieste dell’on. Vittoria Casa: è estremamente necessario concludere l’ultimo corso specializzante avviato, per quasi 15 mila posti docenti abilitati, così da portare a termine le lezioni formative e gli esami finali, anche attraverso modalità telematiche. Allo stesso tempo, il sindacato sollecita l’avvio del V ciclo del corso Tfa sostegno, rivolto a circa altri 20 mila corsisti, anche procedendo con una sessione straordinaria rivolta ai docenti che hanno svolto almeno 24 mesi di servizio su sostegno o detengano l’ammissione allo stesso corso di specializzazione.
Considerando che tra i concorsi sospesi dal Governo a seguito della pandemia del Coronavirus figurano anche quelli per il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento e della specializzazione nel sostegno agli alunni disabili, il giovane sindacato ha chiesto alla commissione V del Senato, in particolare, di attivare “percorsi universitari abilitanti in modalità telematica riservati al personale docente con almeno 24 mesi di servizio con contratto a tempo determinato sulla stessa tipologia di posto, o con contratto a tempo indeterminato al fine di favorire il passaggio di ruolo”.
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