Alla vigilia della fase decisiva che porterà alla conversione del decreto legge n. 22 sulla Scuola entro l’8 giugno, nella maggioranza almeno sulle graduatorie d’istituto dei docenti precari sembra prevalere il buon senso: la senatrice Bianca Laura Granato ha dichiarato che è “in dirittura di arrivo l’apertura e l’aggiornamento delle graduatorie provinciali”, grazie all’approvazione di un emendamento analogo a quello presentato dall’Anief.
Marcello Pacifico (Anief): “Serve però un altro sforzo: utilizzare le rinnovate graduatorie d’istituto finalizzate all’uso nell’intera provincia, anche per le stabilizzazioni. Oltre a permettere di andare a coprire tanti posti, più di 250 mila cattedre, altrimenti destinati al solito balletto delle supplenze, si darà in questo modo finalmente giustizia a tanti precari che hanno conquistato sul campo i ‘garretti’ per entrare nei ruoli dello Stato. Senza dovere ringraziare peraltro nessuno, se non i senatori che hanno compreso l’importanza dell’operazione. Non si tratterebbe infatti di una concessione, visto che la Corte Costituzionale, con la sentenza, n. 77 del 25 febbraio 2020, ha di recente ribadito che è del tutto legittimo l’utilizzo delle graduatorie per le assunzioni attraverso titoli finalizzato pure all’assunzione a tempo indeterminato”.
Le graduatorie di istituto verranno a breve trasformate in provinciali, aggiornate tramite modalità informatica e saranno valide per il conferimento delle supplenze nel biennio 2020/21 e 2021/22. Questo, scrive Orizzonte Scuola, eliminerà la scelta delle 10 scuole a provincia, rendendo il docente utile alle supplenze su tutte le scuole. Una scelta che faciliterà da un lato le scuole a trovare i supplenti e questi ultimi ad avere maggiore possibilità di lavoro.
LA POSIZIONE DI ANIEF
Secondo il sindacato Anief questa decisione fa onore alla maggioranza, che nella versione approvata ad inizio aprile dal Consiglio dei ministri aveva deciso di prorogare al 2021 la riapertura delle graduatorie d’istituto. Una presa di posizione che avrebbe danneggiato, secondo le stime del sindacato, almeno 700 mila candidati ad entrare per la prima volta nelle graduatorie delle scuole o a rinnovare la posizione grazie alla presentazione di nuovi titoli o servizi acquisiti nell’ultimo triennio.
LE PAROLE DEL PRESIDENTE
“Per completare l’opera – sostiene Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è bene che ora al Senato si decida anche di rendere utili le graduatorie d’istituto per assumere in ruolo i precari, laddove le GaE e le graduatorie di merito risultino prive di aspiranti. Si tratterebbe di un’operazione senza alcun costo o controindicazione, peraltro avallata anche dal M5S, che nella scorsa legislatura aveva avanzato una proposta proprio per il reclutamento dalle graduatorie di istituto”.
GLI EMENDAMENTI AL D.L. 22
Sulla necessità di aggiornare le graduatorie d’istituto e anche sul loro utilizzo finalizzato all’immissione in ruolo, su base provinciale, Anief ha fatto da tramite per la presentazione alla VII commissione Cultura del Senato di una serie di emendamenti realizzata con proposte formalizzate dal senatore Riccardo Nencini e del gruppo di IV-PSI, più da altri promotori - come i senatori Iannone, Iori e Messina – che hanno compreso l’importanza di modificare il Decreto Scuola, così da organizzare il prossimo anno scolastico con maggiore tranquillità e senza rischiare il caos organizzativo cui si andrebbe incontro se si procedesse diversamente. In caso contrario, se invece dovesse essere confermato al 2021 il rinnovo delle GI, allora si procederà verso l’inevitabile corsa al ricorso per via delle esclusioni illegittime dai concorsi ordinari e riservati. E verso il caos, con tuti i dirigenti a caccia di personale, da individuare tramite le poco meritocratiche messe e disposizione, con le quali si candidano per fare supplenze anche laureati senza alcuna esperienza come docenti.
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