Il precariato scolastico si appresta a cambiare in modo drastico: nei prossimi giorni il ministero introdurrà una nuova organizzazione per l’assegnazione dei posti liberi attraverso le graduatorie provinciali per le supplenze. Le GPS saranno distinte in prima e seconda fascia. La prima per i docenti in possesso del titolo di abilitazione (riguarda quindi anche i docenti attualmente iscritti nella prima fascia di istituto). La seconda per i docenti in possesso del titolo di studio + 24 CFU oppure precedente inserimento del triennio 2017/20 oppure abilitazione per altra classe di concorso o grado di scuola.
Anief, che sta partecipando attivamente alla stesura della bozza definitiva del regolamento delle nuove Graduatorie provinciali per le supplenze, dopo avere espresso soddisfazione per la loro introduzione, ha subito evidenziato una serie di criticità legate alla tabella titoli sulle quali abbiamo chiesto delle modifiche. Il giovane sindacato – che ha consegnato all’amministrazione una ‘memoria’ sotto forma di osservazioni sui singoli articoli della bozza - ha anche chiesto tempi certi e rapidi per l’aggiornamento delle graduatorie d’istituto e che, in caso di ritardo nelle pubblicazioni delle graduatorie, l’amministrazione fornisca indicazioni chiare su quali liste utilizzare nelle more della loro pubblicazione.
ECCO LE “GRADUATORIE PROVINCIALI PER LE SUPPLENZE”
Le GPS saranno utilizzate per l’attribuzione delle supplenze al 31 agosto o 30 giugno, residue dopo lo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento. Secondo le ultime indiscrezioni sarebbero 15 i giorni per presentare la domanda: un tempo troppo ristretto in considerazione dell’importanza della procedura che interesserà anche aspiranti che si avvicinano per la prima volta al mondo dell’insegnamento.
GLI OBIETTIVI DA CENTRARE
Una prima modifica importante ottenuta in seguito all’incontro del 30 giugno e che rivendichiamo con forza è l'inserimento in GPS dei diplomati magistrale in ruolo con riserva, si tratta di una questione che abbiamo sollevato già durante l'incontro del 30 giugno, come si evince dal nostro documento. Il sindacato reputa importante introdurre una deroga al possesso dei 24 CFU per gli ITP non inseriti nelle graduatorie d’istituto, ma anche consentire l’inserimento dei diplomati magistrale in ruolo con riserva in attesa di sentenza definitiva. Come consentire lo spostamento di provincia della prima fascia GI, la possibilità di utilizzare servizi di sostegno anche su gradi diversi per l’accesso alla seconda fascia della GPS. Inoltre, considerando che i posti vacanti dopo la mobilità risultano ben 85 mila e che le graduatorie da cui è possibile oggi accedere alle immissioni in ruolo si potrebbero svuotare, il sindacato torna a chiedere di estendere la “call veloce” anche alla graduatoria d’Istituto, prevista dal D.L. n. 126/2019, convertito nella Legge n. 159/2019, così da evitare il fallimento delle convocazioni per il ruolo che rischiano di andare deserte, come accaduto negli ultimi due con oltre 50 mila assunzioni sfumate.
Inoltre è necessario ripristinare i 6 punti aggiuntivi per i diplomati magistrale e gli abilitati PAS, non più previsti dalle nuove tabelle titoli e in assenza dei quali le relative abilitazioni vengono svalutate in modo inaccettabile. Stessa cosa per master e diplomi di perfezionamento, inspiegabilmente svalutati nelle nuove GPS da 3 a 0,5 punti.
SUPPLENTI COINVOLTI E MODIFICHE
A essere in qualche modo coinvolti con la novità delle GPS dovrebbero essere davvero “tanti, più di 200mila: i contratti a tempo determinato. È bene precisare che si tratta ancora di indicazioni non definitive, che potrebbero subire delle modifiche. Alcune novità, dopo i rilievi dei sindacati, sono state già recepite dall’amministrazione: nello specifico, all’interno della nuova bozza di regolamento è stato eliminato il riferimento alla “compatibilità d’orario” come vincolo al fine di un eventuale completamente d’orario (art. 12 comma 10); la priorità per i docenti già inseriti in una GaE per eventuali supplenze in II o in III fascia rispetto a chi non è inserito nelle GaE, anche se con minore punteggio (art. 11 comma 4). Come è stato modificato il punteggio del titolo di sostegno (varrà 9 punti e non 6) e anche punteggio per Italiano come L2, che verrà valutato 3 punti, non 1.5.
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