Prendono il via le operazioni per le immissioni in ruolo 2020/21: dando seguito alla Nota ministeriale 14894 del 12 giugno scorso, si sta procedendo all’avvio delle modalità propedeutiche che porteranno all’assunzione a tempo indeterminato dei nuovi docenti. Da quest’anno, le assunzioni si svolgeranno in due parti: prima si procederà a quelle ordinarie, con la metà dei posti assegnati con graduatorie ad esaurimento e l’altra metà da quelle derivanti dai concorsi del 2016 e 2018. Queste operazioni si svolgeranno entro il 10 settembre prossimo. Nei dieci giorni successivi si attiverà la procedura straordinaria per coprire eventuali posti residui con “chiamata veloce”, prevista dal D.L. n. 126/2019, convertito nella Legge n. 159/2019: queste immissioni in ruolo saranno riservate a chi chiederà di trasferirsi in altre province (da GaE) o regioni (se vincitori di concorso) con il vincolo di non poter presentare domanda di mobilità per i successivi 5 anni. Saranno esclusi i docenti già di ruolo, assunti a tempo indeterminato nello stesso anno della procedura e gli immessi in ruolo con riserva.
Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, “è bene che ci si renda conto che il 15% in più di alunni da collocare in aree alternative o aggiuntive, esterne agli istituti scolastici frequentati, necessita di 150-160 mila docenti e 40 mila Ata da aggiungere all’attuale organico nazionale. Noi lo stiamo ripetendo da inizio maggio: se non si vuole danneggiare l’offerta formativa, se non si vuole tornare in classe con un tempo scuola ridotto, e se lo si vuole fare in sicurezza, occorrono 200 mila lavoratori in più da ‘spalmare’ negli oltre 40 mila plessi scolastici pubblici. Il numero indicato in questi giorni di docenti e Ata in più, dunque, deve essere quindi bene integrato e considerando il record di supplenze annuali, vicine a quota 250 mila, con un’alta percentuale di posti liberi, ci aspettiamo che si tratti di contratti a tempo indeterminato e non semplici supplenze annuali, magari anche con scadenza 30 giugno 2021”.
“Per quanto riguarda le modalità di assunzione – continua Pacifico -, ribadiamo la nostra linea: alla luce del rinnovo delle graduatorie d’istituto, con contestuale trasformazione delle stesse provinciali, bisogna dare l’opportunità di reclutare dopo la ‘call veloce’ da queste nuove graduatorie. Lo abbiamo chiesto in più occasioni, anche nel Decreto Scuola: sarebbe un’operazione di buon senso, oltre che fondamentale per evitare che pure quest’anno oltre la metà delle convocazioni per le immissioni in ruolo vengano disertate. Negli ultimi due anni è accaduto che oltre 50 mila cattedre non siano state assegnate a tempo indeterminato per questo motivo: il ministero dell’Istruzione ha l’opportunità di risolvere il problema”.
Si sta lentamente muovendo la macchina organizzativa che nelle prossime settimane porterà alle immissioni in ruolo di un numero ancora indefinito di docenti, amministrativi, tecnici e ausiliari.
LE OPERAZIONI IN CORSO
La rivista Orizzonte Scuola scrive che gli Uffici Scolastici stanno operando su due fronti: cancellazione dalle relative graduatorie di merito dei concorsi, dei candidati, immessi e confermati in ruolo, dopo il superamento, con esito favorevole, del relativo periodo di prova; pubblicazione degli elenchi dei candidati per i quali risulta ancora accantonato un posto.
Si procede, inoltre, con riferimento alle procedure di reclutamento di cui ai DDG106/2016 e DDG 85/2018, alla pubblicazione degli elenchi dei candidati per i quali risulta ancora accantonato un posto, in attesa dell’eventuale scioglimento positivo della riserva, a seguito di successive sentenze di merito loro favorevoli. L’Usr Piemonte, concluse le operazioni indicate dalla nota, ha già provveduto alla pubblicazione degli elenchi dei candidati ancora presenti nelle graduatorie di merito in corso di validità. A seguire, nelle prossime settimane, anche gli altri Uffici Scolastici pubblicheranno questi due file.
COME SI SVOLGERANNO LE ASSUNZIONI
Le modalità di svolgimento delle immissioni in ruolo 2020/21 saranno diverse dal passato. Dal 2020/21 le immissioni in ruolo si svolgeranno in due parti: dapprima si procederà, come sempre, alle immissioni in ruolo ordinarie (50% GaE e 50% concorsi, inclusa fascia aggiuntiva). Queste operazioni si svolgeranno entro il 10 settembre prossimo. In seconda battuta, si attiverà la procedura straordinaria per coprire eventuali posti residui con “chiamata veloce”, prevista dal D.L. n. 126/2019, convertito nella Legge n. 159/2019, le cui operazioni si dovranno invece concludere nei giorni successivi, quindi entro il prossimo 20 settembre.
LA CHIAMATA “VELOCE”
Con la “call veloce” verranno assegnati i posti eventualmente avanzati ai candidati al ruolo che acconsentiranno a trasferirsi in un’altra provincia (da GaE) o regione (se vincitori di concorso 2016 e 2018) con il vincolo di non poter presentare domanda di mobilità per i successivi 5 anni: sarà inibito sia il trasferimento sia l’assegnazione provvisoria. Gli Uffici scolastici regionali indicheranno i posti rimasti liberi, dopo le assunzioni, e li metteranno a bando: i docenti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento e nelle graduatorie di merito concorsuali 216 e 2018 di altri territori potranno fare domanda, volontariamente, e si procederà con una graduatoria temporanea per punteggi; le istanze dovranno essere inviate entro 5 giorni dalla apertura delle funzioni da parte degli USR. Dal decreto ministeriale dell’8 giugno 2020 risulta che tramite la procedura della “call veloce” non potranno però essere immessi in ruolo i docenti già di ruolo; i docenti assunti a tempo indeterminato nello stesso anno di riferimento della procedura; i docenti assunti in ruolo con riserva.
LA POSIZIONE DEL SINDACATO
Anief reputa, invece, che l’opportunità di partecipare all’assunzione con modalità “veloce” debba comunque essere data anche ai docenti di ruolo da GaE ma con contratto con clausola rescissoria: questo, perché nel caso si avesse un rigetto del ricorso da parte del tribunale competente, i docenti nel frattempo avrebbero perso la possibilità che la “call veloce” offre loro. Il sindacato, inoltre, reputa illegittimo e discriminante il vincolo quinquennale, ancora di più alla luce del rischio epidemiologico ancora in atto. E siccome dovranno essere accantonati i posti vacanti anche per i vincitori del concorso 2020, c’è il fondato rischio che per la “call veloce” venga messo a disposizione un numero di posti limitato.
Il giovane sindacato, inoltre, “chiede al ministero dell’Economia e a quello dell’Istruzione di autorizzare il contingente delle 50 mila assunzioni ma a tempo indeterminato già per l'a. s. 2020/2021; si tratta di quel contingente annunciato dalla stessa ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina durante la conferenza stampa di presentazione delle linee guida ministeriali utili alla ripresa delle lezioni in classe a settembre. Sarebbe un segnale importante, in vista comunque di altre 150 mila assunzioni da prevedere coi soldi del Recovery Fund”, afferma Marcello Pacifico.
Vedi l’intervista di “Sicilia Tv” al presidente Anief Marcello Pacifico sulle Linee Guida approvate per il ritorno a scuola a settembre: cliccare qui.
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