Riguardano lo scioglimento della riserva, la presentazione di titoli per riserva posti, la presentazione del titolo di sostegno e di didattica differenziata. Lo prevede il Decreto n. 36 del 23 giugno 2020. Grazie alle sentenze vincenti dell’Anief, è previsto anche il reinserimento nelle GaE dei docenti depennati per non aver presentato domanda di aggiornamento in passato. Per il giovane sindacato, i tempi di consegna delle domande dovevano essere più lunghi.
Mancano poche ore alla scadenza della domanda per lo scioglimento delle riserve e di inserimento dei titoli di specializzazione sul sostegno e di didattica differenziata degli aspiranti presenti nelle Graduatorie ad esaurimento. Come previsto dal Decreto n. 36 del 23 giugno scorso, fino a questa sera alle ore 23.59 i docenti già iscritti con riserva nelle graduatorie ad esaurimento, in attesa del conseguimento del titolo di abilitazione, hanno facoltà di presentare domanda di scioglimento della riserva per l’anno scolastico 2020/21. Sempre entro oggi potranno essere dichiarati i titoli di specializzazione all’insegnamento relativi ai metodi didattici differenziati ai fini dell’inclusione nei relativi elenchi.
COSA FARE
Le domande di inclusione a pieno titolo nelle graduatorie ad esaurimento, di aggiornamento dei titoli di riserva, di inclusione negli elenchi del sostegno o negli elenchi relativi ai metodi didattici differenziati – ricorda Orizzonte Scuola - devono essere rivolte alla sede territoriale dell’Ufficio scolastico regionale che ha gestito la relativa domanda per il triennio 2019/20, 2020/21 e 2021/22, esclusivamente tramite l’apposita istanza disponibile sul sito internet del Ministero al percorso “Argomenti e Servizi > Reclutamento e servizio del personale scolastico > Graduatorie a esaurimento > Aggiornamento graduatorie ad esaurimento aa.ss.2019-2021”.
LA DOMANDA DA PRODURRE
Gli aspiranti dichiarano: a. nella domanda di inclusione a pieno titolo, seguendo la procedura guidata, il titolo di abilitazione e l’eventuale titolo per l’insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria conseguito; b. nella domanda di dichiarazione dei titoli di riserva, seguendo la procedura guidata, il titolo di riserva cui hanno diritto e, in caso di provincia destinataria della domanda diversa da quella di residenza, gli estremi dei documenti attestanti il diritto alla riserva di posti o la pubblica amministrazione in possesso della documentazione; c. nella domanda di inclusione negli elenchi del sostegno, seguendo la procedura guidata, il titolo di specializzazione di sostegno e/o relativo ai metodi differenziati conseguito.
I RILIEVI DELL’ANIEF
Come indicato nel corso dell’informativa del ministero dell’Istruzione di alcuni giorni fa, il sindacato Anief ritiene che l’arco di tempo ristretto per la presentazione della domanda su Istanze OnLine comprima i diritti dei lavoratori, soprattutto di coloro che beneficiano della riserva ex Legge 68/99. L'ultima finestra annuale di aggiornamento di questi titoli di precedenza e di specializzazione è stata infatti quella del 2018, con tempistiche per la domanda dal 21 giugno al 9 luglio, visto che nel 2019 le GaE sono state direttamente aggiornate. Ridurre oggi quell’arco temporale utile alla presentazione delle domande è stata un'incongruenza.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE
“Non dobbiamo dimenticare – ribadisce Marcello Pacifico, presidente Anief - che a causa dell'emergenza sanitaria sono state sospese le visite medico-legali in presenza per l’accertamento dell’invalidità civile, cecità civile, sordità, handicap e disabilità e che comunque tutte le attività delle Commissioni Mediche competenti sono state rallentate. In particolare, chi aveva sottoscritto un contratto con scadenza al 30 giugno, per aggiornare l'iscrizione al collocamento mirato o per effettuarla per la prima volta, non ha quindi avuto un numero di giorni utili per espletare questa procedura. Avere negato una deroga è stato quindi un errore”.
“L’amministrazione, invece, non ha potuto negare il reinserimento nelle GaE dei docenti depennati per non aver presentato domanda di aggiornamento nei bienni-trienni precedenti: le sentenze in tribunale vincenti dell’Anief hanno infatti permesso loro di produrre domanda e di essere reinseriti a pettine”, conclude il presidente del giovane sindacato autonomo.
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