Il nuovo testo di conversione del decreto legge 14 agosto 2020 n. 104 (il cosiddetto Decreto Agosto), relativo a misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia, su cui c’è stato il via libera del Senato è passato all’esame della Camera dove sarà approvato entro il 13 ottobre. Tra le novità introdotte dal maxi emendamento 1900 approvato dall’Aula di Palazzo Madama vi sono le modifiche all’articolo 26 relativo alle disposizioni in materia di sorveglianza attiva in quarantena.
L’Anief da sempre ha condotto una battaglia in favore dei lavoratori fragili, rilevando le criticità nelle indicazioni ministeriali. Abbiamo accolto positivamente l’emanazione della nota n. 1585 dell’11 settembre che ha in parte recepito le rivendicazioni del nostro sindacato. Le modifiche apportate dal Senato al decreto di agosto confermano alcune delle tutele richieste, tuttavia occorrono sforzi ulteriori e una costante vigilanza del rispetto dei diritti dei lavoratori fragili.
Marcello Pacifico, presidente nazionale ANIEF: “La sorveglianza sui lavoratori fragili, specie se precari, deve essere una delle priorità, non solo perché la loro salute sia tutelata ma perché lo sia anche il loro contratto di lavoro. Non è certo colpa di questi lavoratori, infatti, se le patologie di cui soffrono (questo, infatti, connota i lavoratori fragili) siano un grave fattore di rischio per il contagio da Covid-19. E non possono pagare loro il conto della pandemia".
L’emendamento 1.900 a quello che si può considerare l’ex Decreto Agosto ha portato alcune novità importanti sul fronte dei lavoratori fragili della scuola.
LA NUOVA NORMA
Di fatto, le disposizioni presenti nel maxi-emendamento prorogano dal 31 luglio al 15 ottobre 2020, per i lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso del riconoscimento di disabilità grave, nonché per i lavoratori in possesso di certificazione attestante una condizione di rischio, il periodo in cui l’assenza dal servizio è equiparata al ricovero ospedaliero; prevedono che a decorrere dal 16 ottobre e fino al 31 dicembre 2020, i lavoratori fragili di norma svolgano la prestazione lavorativa in modalità agile, anche prevedendo che siano addetti a diversa mansione; autorizzano la spesa di 54 milioni di euro per l'anno 2020 al fine di garantire la sostituzione del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario delle istituzioni scolastiche che usufruiscono dei benefici in questione; prevedono che il periodo trascorso in malattia o in quarantena con sorveglianza attiva, o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva, dai dipendenti delle amministrazioni pubbliche non sia computabile ai fini del periodo di comporto.
ULTERIORE EMENDAMENTO PRESENTATO ALLA CAMERA
All’articolo 26 sono state avanzate alcune proposte di modifica e integrazione ancora da approvare. È stato proposto un incremento dei fondi previdenziali previsti; è stata richiesta, in particolare, un’integrazione del comma 2-bis affinché sia previsto che il periodo di assenza dal servizio dei lavoratori fragili sia equiparato al ricovero ospedaliero, nel caso in cui – dopo il 16 ottobre prossimo - la prestazione lavorativa non possa essere svolta in modalità agile.
LA POSIZIONE DEL SINDACATO
Già la circolare dell’11 settembre aveva introdotto importanti novità sulla gestione dei lavoratori fragili nella direzione indicata dall’Anief, come la conferma della stipula di contratto nel caso di lavoratore dichiarato temporaneamente inidoneo prima della stipula stessa.
“È importante – dice il presidente Anief Marcello Pacifico - che sia stato riconosciuto, con le modifiche apportate in Senato, che il periodo trascorso dai dipendenti delle amministrazioni pubbliche in malattia o in quarantena con sorveglianza attiva, o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva, non sia computabile ai fini del periodo di comporto. Questa era una delle richieste fondamentali del nostro sindacato a beneficio soprattutto del personale precario”.
“L’emendamento proposto alla Camera – continua Pacifico - è senz’altro una nota positiva e nella direzione già indicata dall’Anief: ci aspettiamo che sia riconosciuta l’equiparazione dell’assenza al ricovero ospedaliero qualora non sia possibile svolgere la propria mansione in modalità agile. Poi, certamente, occorrerà vigilare in tutte le sedi per la tutela dei diritti dei lavoratori fragili. Resta indispensabile, per ANIEF, l'attivazione di una nuova sequenza contrattuale per integrare e aggiornare il CCNI 2008 sul personale inidoneo inserendo in esso anche il personale docente, Ata ed educativo precario, incredibilmente dimenticato allora dai sindacati firmatari di quell’accordo”.
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