L’operazione sarà finanziata con 1,2 miliardi previsti dalla prossima Legge di Bilancio. Considerando la mole di posti vacanti e disponibili, “sul sostegno sarebbe bene aprire il Tfa specializzante a tutti gli insegnanti che abbiano la volontà e il desiderio di acquisire un titolo che per lo Stato italiano è una necessità: l’anno scolastico è iniziato ancora una volta con pochi insegnanti specializzati” e da specializzare. Così si è espresso Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, in una intervista ad Italia Stampa, commentando l’entità di spesa che il Governo si accinge a investire con la legge economica di fine anno per supportare i settori della Conoscenza pubblica, Università compresa. Senza questa operazione, la stabilizzazione dei docenti che svolgono didattica speciale rivolta agli alunni con disabilità rischierebbe di trasformarsi in un flop, analogo a quello di inizio anno scolastico, quando su 85 mila assunzioni già finanziate dal Mef ne sono state completate nemmeno 30 mila. Il sindacato ricorda che al termine del V Tfa sostegno che si sta avviando si specializzeranno un numero di docenti utili a coprire solo un quarto dei cattedre vacanti e disponibili, peraltro con sensibile squilibrio nell’assegnazione dei posti da parte degli atenei che stanno svolgendo le selezioni per l’acceso ai corsi.
La Legge di Bilancio porterà nuove risorse per la scuola: “oltre 6 miliardi, tra cui quelli per assumere anche 25 mila docenti di sostegno, sono un inizio. Sono soldi che darebbero un sostegno maggiore al comparto: come Anief, lo abbiamo sempre chiesto”, ha detto il leader dell’Anief, Marcello Pacifico, nel corso dell’intervista.
Come se non bastasse, ha ricordato il sindacalista autonomo, “purtroppo tantissimi posti assegnati e finanziati per le immissioni in ruolo sono andati disertati. Tutto ciò è avvenuto anche perché non sono state aperte le Graduatorie provinciali per le supplenze anche per le immissioni in ruolo”: eppure, Anief lo ripete da tempo, “è questa l’unica soluzione possibile per potere arrivare all’obiettivo” prezioso di coprire le cattedre, assicurare la continuità didattica e abbattere il precariato. Una strada che passa, tra l’altro, per la cancellazione della norma contenuta nella Legge 128/2013 che giustifica l’assegnazione di una cattedra di sostegno su tre ai docenti supplenti.
“È importante – ha detto Pacifico – continuare con il trend delle assunzioni: non basta infatti stabilizzare negli organici 25 mila nuovi docenti su posti liberi, perché in realtà quelli” ulteriori “di sostegno” a tutti gli effetti privi di titolare “sono più di 50 mila. Quindi, occorre arrivare progressivamente, appena saranno stanziati i fondi europei del Recovery Fund, a coprire una percentuale” decisamente maggiore di copertura delle cattedre, “che porti così a trasformare 60-70 mila posti in organico di diritto” su 80-90 mila che oggi vengono affidati in deroga” con scadenza al 30 giugno e quindi senza possibilità alcuna di essere utili per le immissioni in ruolo.
Ascolta l’intervista ad Italia Stampa del professore Marcello Pacifico.
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