Quello delle difficoltà di reclutamento nella scuola diventa un tema del Disegno di Legge di Bilancio 2021, in questi giorni esaminato dalla Camera dopo il testo varato dal CdM: a porre il problema, che quest’anno ha toccato l’apice della consistenza con più di 250 mila supplenze annuali, 50 mila immissioni in ruolo saltate e oltre il 20% di supplenti rispetto al totale dell’organico, è il sindacato Anief con la proposta di alcuni emendamenti specifici. Ne ha parlato il presidente nazionale Marcello Pacifico in una intervista ad Italia Stampa: “Abbiamo chiesto da una parte l’applicazione delle assunzioni previste dalla Comunità Europea, ma anche in Italia nel settore privato. Si tratta di assunzioni che riguardano tutti i docenti e il personale della scuola con dopo 36 mesi di supplenze, ma anche con altri ruoli, pure nell’Università, nell’Afam e negli enti di ricerca”. Per raggiungere questo obiettivo sacrosanto, il sindacalista chiede “di riattivare quel doppio sistema di reclutamento che per la Cassazione italiana e la Corte Costituzionale, ma anche per la Corte di Giustizia europea, sono stati sempre lo strumento principale per evitare l’abuso dei contratti a termine”.
Con l’emergenza epidemiologica da Covid il tema del precariato è tornato a farsi sentire in modo considerevole: superando ampiamente orami il 20% dell’organico (nel sostegno il 40%), la percentuale di supplenti del settore scolastico è infatti doppia rispetto alla media degli altri comparti pubblici. Il giovane sindacato Anief, attraverso le parole del suo presidente nazionale Marcello Pacifico, propone delle modalità per superarlo: “l’inserimento nelle Graduatorie ad esaurimento di coloro che hanno svolto 36 mesi di supplenze, un percorso riservato anche per i docenti di religione cattolica, per gli educatori, per i maestri dell’infanzia e primaria”.
“È dunque indispensabile – continua Pacifico - adottare con urgenza la trasformazione del concorso straordinario della secondaria, aperto a chi ha svolto almeno 3 anni di supplenze anche non continuativo, in un percorso non selettivo per soli titoli, anche perché queste graduatorie serviranno per le assunzioni in ruolo una volta che le GaE saranno esaurite: quindi chiediamo che si utilizzino queste liste di attesa a ‘pettine’, al di là dei concorsi”.
Adottare questo secondo canale di reclutamento, ricorda il leader dell’Anief, è anche “l’unico sistema per dare finalmente una risposta concreta a quanto è avvenuto nel nostro paese negli ultimi trent’anni. Anche perché è lo stesso strumento che secondo la Corte di Giustizia europea, ma anche per la giurisprudenza italiana, va intrapreso per non fare condannare il nostro Stato nella procedura d’infrazione attualmente in corso presso la Commissione europea”.
Per ascoltare l’intera l’intervista di Italia Stampa al professore Marcello Pacifico sul precariato scolastico cliccare qui.
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