L’importante accordo con l’amministrazione centrale prevede una formazione per il personale Ata della scuola di un’ora settimanale, sotto forma di “lavoro agile”, per un totale di quattro ore mensili: la novità permette e legittima la riduzione funzionale dell’orario di servizio a 35 ore settimanali, introducendo un’attività di aggiornamento indispensabile per il buon funzionamento delle scuole e per lo sviluppo professionale per questa categoria di lavoratori.
Marcello Pacifico, presidente del sindacato rappresentativo: “Anief continua a esserci e ci sarà sempre per il personale Ata. Questa vittoria è a dir poco importante, anche se il lavoro da fare è ancora tanto, perché gli obiettivi da centrare a tutela di oltre 200 mila amministrativi, tecnici, collaboratori scolastici e Dsga sono innumerevoli. E combatteremo finché non si raggiungeranno”.
Importante vittoria per i diritti del personale Ata della scuola: a farla registrare è il sindacato Anief, che in questi giorni ha sottoscritto un accordo con il ministero dell’Istruzione. Nel corso del tavolo di confronto, i dirigenti di viale Trastevere – i dottori Max Bruschi e Filippo Serra – hanno infatti accolto la proposta portata avanti dal comparto Ata della giovane organizzazione sindacale andando a garantire un’ora settimanale di formazione nell’orario di servizio: una novità indiscutibilmente epocale, perché va a beneficio di una categoria di lavoratori della scuola che per quasi vent’anni non ha avuto considerazione alcuna da parte del ministero dell’Istruzione e che giunte a compimento dell’intensa attività di sensibilizzazione pubblica portata avanti dall’Anief nell’ultimo decennio.
LA SODDISFAZIONE DEL SINDACATO
“Ovviamente si tratta di un inizio – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - perché sono ancora molti gli aspetti che andranno approfonditi e tante altre rivendicazioni che andranno portate avanti per questa categoria di lavoratori, il cui operato quotidiano è indispensabile per il buon funzionamento della res publica e di fondamentale importanza per la “sopravvivenza” delle istituzioni scolastiche”.
“Sempre sulla formazione – continua il sindacalista - una proposta che abbiamo portato avanti, ma che per il momento non ha purtroppo trovato accoglimento, riguarda l’istituzione di una apposita ‘Carta ATA’, analoga a quanto già previsto per il personale docente, che possa permettere al personale tecnico ed amministrativo di portare avanti una formazione specifica per ciò che riguarda l’aggiornamento professionale in materia di funzionamento amministrativo-contabile e gestionale”.
“È parere della nostra associazione sindacale – dice Cristina Dal Pino, coordinatrice nazionale Ata Anief, che assieme a Martino Todaro ha portato avanti il confronto con il MI - che la formazione, e in particolare il diritto alla formazione sul luogo di lavoro, sia una, se non la più importante, espressione della dignità del lavoratore: attraverso tale riconoscimento, si esprime infatti in pieno il diritto al miglioramento della performance lavorativa, in relazione soprattutto alle continue novità che riguardano l’aspetto contabile ed amministrativo delle sedi scolastiche”.
GLI EMENDAMENTI ALLA LEGGE DI BILANCIO
Il sindacato ricorda che questa, come tante altre proposte che non è stato possibile accogliere in quella sede, sono state oggetto di quasi 70 emendamenti alla bozza di Legge di Bilancio 2021 presentati dall’Anief. Va però sottolineato che l’accoglimento relativo alla parte della formazione permette l’apertura di importanti spiragli in termine di dialogo con l’amministrazione centrale, anche in vista della prossima apertura dei tavoli per il rinnovo della contrattazione collettiva nazionale.
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