Con la pubblicazione del Dpcm Natale – contenente le nuove misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 - il Governo sancisce la riapertura delle scuole superiori il 7 gennaio, subito dopo il termine delle festività natalizie e di inizio 2021: la secondaria di secondo grado ripartirà quindi con il 75% degli studenti in presenza. Il sindacato chiede una maggiorazione degli organici e l’applicazione dell’indennità di rischio ai dipendenti della scuola che continuano ad operare in contesti lavorativi in cui la probabilità di contagio non è trascurabile, equiparabile a quella del videoterminalista così come definito dal D.Lgs. n. 81/2008 che configura una modalità differente e, per molti versi, più impegnativa per lo svolgimento della prestazione di lavoro.
Marcello Pacifico (Anief): “Prendiamo atto della decisione del Consiglio dei ministri. A questo punto abbiamo un mese di tempo per coordinare i trasporti con l’organizzazione delle scuole e assicurare la massima sicurezza agli studenti, come a tutto il personale scolastico impegnato: per raggiungere questo obiettivo bisogna incrementare gli organici nella Legge di Bilancio 2021. Sempre che nel corso delle festività non risalga la curva del contagio. Per scongiurare questo pericolo serve molta responsabilità da parte di ognuno. E anche che il 2021, attraverso la ripresa del confronto sul rinnovo del contratto, conceda al personale scolastico quell’indennità di rischio biologico che Anief rivendica da tempo e che abbiamo rilanciato ieri nel Congresso nazionale con una mozione specifica”.
Stop alla didattica a distanza: il 7 settembre gli studenti delle superiori riprendono nel 75% dei casi in presenza. Lo dice il nuovo Dpcm, valido da oggi al 15 gennaio 2021. Al ritorno in classe gli studenti dovranno trovare tutto il personale al suo posto, anche quello cosiddetto Covid, con la prospettiva di innalzamento nel 2021 attraverso il rispostino degli organici del 2008 precedenti al dimensionamento Tremonti-Gelini, ma anche la valorizzazione delle professionalità, attraverso un reclutamento finalmente adeguato, la cancellazione del precariato e pure l’assegnazione del rischio biologico ad oggi riconosciuto in altri comparti come la Sanità.
COSA HA DECISO L’ANIEF
Il sindacato ha affrontato l’argomento della tutela della salute e della sicurezza di tutti i lavoratori anche durante il Congresso nazionale che ha riconfermato Marcello Pacifico presidente Anief fino al 2024: il giovane sindacato ha approvato una specifica mozione con la quale intende tutelare i lavoratori, a partire da quelli ‘fragili’ o a maggior rischio, al fine di “contribuire al contenimento dell’epidemia attraverso” la “prevenzione del rischio sanitario” e la “prevenzione del contagio e del successivo tracciamento, di impegni concreti da parte delle competenti amministrazioni”, così “da prevedere la somministrazione periodica e gratuita di test antigenici rapidi destinati a tutto il personale del comparto Istruzione e Ricerca che svolge la prestazione lavorativa in presenza, in considerazione della natura relazionale del lavoro svolto”.
LA MOZIONE
Con la mozione del 3 dicembre, il giovane sindacato si pone a tutela di “lavoratori “fragili” della scuola e di tutta la PA o a maggior rischio con “patologie pregresse, affinché la loro condizione e l’eventuale impossibilità di garantire la prestazione lavorativa in modalità agile non mettano a rischio non solo il contratto lavorativo, ma anche le condizioni di impiego”. Inoltre, il sindacato si impegna a perseguire una “specifica sessione contrattuale entro il 2021 per l’assegnazione a tutto il personale dell’Istruzione e della Ricerca, di un’indennità per il rischio biologico e la previsione, per quanti siano adibiti, a qualsiasi titolo e per qualsiasi motivo, all'attività lavorativa in modalità agile attraverso l'uso, per almeno 15 ore settimanali, di dispositivi informatici quali personal computer (desktop o portatili), tablet o smartphone, di un’indennità specifica per le mutate modalità di svolgimento dell'attività lavorativa”.
Il TESTO DEL DPCM DEL 3 DICEMBRE 2020
“Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, in modo che il 100 per cento delle attività siano svolte tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 75 per cento della popolazione studentesca delle predette istituzioni sia garantita l’attività didattica in presenza”.
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