Marcello Pacifico (Anief): Serviva ancora un po’ di tempo e un’analisi immediata con screening adeguati. Senza certezza di dati sul rischio contagio sarebbe stato meglio attendere ancora qualche giorno prima della riapertura. Ma non andrà così: con il parere positivo del Comitato Tecnico Scientifico si può ritenere certo che domani, lunedì 18 gennaio, torneranno in classe - nella misura del 50% e fino al 75% come previsto dal Dpcm del 14 gennaio - circa 650mila studenti. Sono i ragazzi di Lazio, Emilia Romagna, Molise e Piemonte: 256mila nel Lazio, 197mila in Emilia Romagna, 13mila in Molise e 176mila in Piemonte. Si andranno ad aggiungere agli studenti di Toscana, Trentino, Valle d’Aosta e Abruzzo, che sono tornati in classe l’11 gennaio. Tutte le novità Regione per Regione.
Il presidente nazionale del giovane sindacato ribadisce che “si tratta di una scelta bizzarra. Il rientro in classe degli studenti delle superiori dovrebbe essere previsto solo se in possesso di dati certi che confortino in modo adeguato la presenza in classe per diverse ore consecutive. Altrimenti, abbiamo sottoscritto un contratto integrativo a quello nazionale, specifico per la didattica a distanza, che permette di avere comunque regole chiare e condivise: un contesto ben diverso rispetto a quello del lockdown che la scuola ha subito sul finire dello scorso anno scolastico. Per noi la via maestra da seguire rimane quella della massima cautela, da perseguire attraverso screening scuola per scuola e vaccini immediati per tutto il personale scolastico. Le accelerazioni per rientrare con rischi, anche se minimi, non sono ammissibili”.
È una situazione fortemente differenziata quella che si prospetta per il rientro in classe degli studenti della scuola secondaria superiore.
LA SITUAZIONE REGIONE PER REGIONE
Trentino – Tutti gli studenti sono rientrati a scuola il 7 gennaio, per i ragazzi delle superiori lezioni in presenza al 50%
Alto Adige – La provincia autonoma di Bolzano va in zona rossa, ma Kompatscher tira dritto: si rimane in presenza. L’Alto Adige, per volontà della giunta, rimarrà così giallo, a prescindere da quanto indicato dal governo Conte.
Valle d’Aosta – Attività didattica in presenza al 50% nelle scuole secondarie. Si punta a passare presto al 75% e poi al 100%.
Piemonte – Gli studenti delle scuole superiori torneranno in classe lunedì 18, con il 50% di studenti in presenza, a meno che vi siano ordinanze regionali che diano indicazioni diverse.
Liguria – Alle scuole superiori si proseguirà per un’altra settimana con la dad. Il ritorno in classe è spostato a lunedì 25.
Lombardia – La Regione entrerà in zona rossa, quindi le lezioni in presenza saranno limitate alla primaria fino alla prima media. Didattica a distanza per tutti gli altri corsi di studio svolti nella scuole statali e paritarie, e degli istituti di formazione professionale (leFP).
Friuli Venezia Giulia – La situazione è in evoluzione. Fino al 31 gennaio in base alla quale l’attività didattica delle scuole secondarie di secondo grado viene svolta in didattica a distanza.
Veneto – Si prevede in presenza dal 1° febbraio, compatibilmente con i contagi. Prosegue quindi la chiusura delle scuole superiori fino al 31 gennaio. Dalla scuola dell’Infanzia alla terza media lezioni in presenza.
Emilia-Romagna – Lunedì 18 rientro per i ragazzi delle superiori al 50% dopo la sentenza del Tar che ha bocciato l’ordinanza regionale. Per la prima settimana - dal 18/1 al 23/1 - riaprono al 50% in presenza; dalla settimana seguente le scuole possono scegliere autonomamente di articolare in presenza dal 50% al 75%.
Toscana – Lezioni regolari. Le scuole superiori hanno ripreso le lezioni in presenza l’11 gennaio.
Marche – La didattica a distanza proseguirà al 100% per le scuole secondarie di secondo grado fino al 31 gennaio.
Umbria – Didattica “esclusivamente a distanza” fino al 23 gennaio nelle scuole superiori umbre. Resta salva la possibilità di svolgere attività didattica in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’Istruzione n. 89 del 7 agosto 2020 e dall’ordinanza del Ministro dell’Istruzione 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.
Lazio – Lunedì 18 si ritorna in presenza (con percentuale ridotta di studenti) nelle scuole superiori. Lezioni regolari in tutti gli altri istituti scolastici.
Abruzzo – Sono tornati a svolgere la didattica in presenza dall’11 il 50% degli studenti delle superiori fino ad arrivare al 75% dal 16 gennaio.
Molise – Ripresa dell’attività in presenza da lunedì 18. Per quanto riguarda le scuole superiori “la frequenza degli studenti è limitata al 75%”.
Campania – A partire dal 18 gennaio sarà valutata la possibilità del ritorno in presenza per l’intera scuola primaria e dal 25 gennaio per la secondaria di primo e secondo grado.
Basilicata – I ragazzi delle superiori – secondo una ordinanza regionale – saranno in didattica a distanza fino al 31 gennaio.
Calabria – Le superiori rimarranno in didattica a distanza fino al 31 gennaio. secondaria Il Tar e il Consiglio di Stato hanno bocciato l'ordinanza del governatore, non si può emanare una nuova ordinanza di chiusura. Il Tar ha fissato l'udienza di merito il 10 febbraio
Puglia – In base all’ultima ordinanza, alle superiori si proseguirà con la didattica a distanza al 100% almeno fino al 23 gennaio. Nel resto delle scuole, attività didattiche in presenza, ma nel primo ciclo in presenza tranne per le famiglie che richiedano espressamente per i propri figli di dottare la didattica digitale integrata a distanza.
Sicilia – La regione è diventata zona rossa, come la Lombrarida. Non solo restano chiuse le scuole superiori, ma da lunedì 18 gennaio chiudono anche le seconde e terze medie. La misura vale, almeno, fino al 31 gennaio. In presenza scuola dell’infanzia, primaria e la prima media.
Sardegna – Gli studenti delle superiori non rientreranno in classe prima del 1° febbraio: lo ha stabilito l’ordinanza della Regione.
COSA ACCADE PER LA SCUOLA
Come riassunto da Orizzonte Scuola, le scuole secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione didattica in modo che, a decorrere dal 18 gennaio 2021, almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza, fatte salve le diverse disposizioni individuate da singole Regioni. La rimanente parte dell’attività si svolgerà a distanza. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per garantire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali.
Nei servizi educativi per l’infanzia, nelle scuole dell’infanzia e nel primo ciclo di istruzione (scuole primarie e secondarie di I grado) la didattica continua a svolgersi integralmente in presenza. È obbligatorio l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai 6 anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.
È possibile lo svolgimento in presenza delle prove concorsuali selettive, con un numero di candidati non superiore a 30 per ciascuna sessione o sede di prova. Saranno quindi ricalendarizzate le prove del concorso straordinario per la secondaria di I e II grado interrotte a novembre e si darà avvio gradualmente allo svolgimento delle prove delle altre procedure concorsuali. Restano sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO). Le riunioni degli organi collegiali potranno svolgersi a distanza.
Il testo ufficiale con tutte le misure. In vigore fino al 5 marzo [PDF]
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