Da Viale Trastevere arriva la conferma della sospensione delle operazioni di nomina delle commissioni elettorali nell’ultimo giorno utile per l’insediamento. La decisione giunge in attesa di una nuova ordinanza del neo ministro Patrizio Bianchi, che in tal modo ha accolto le richieste degli altri sindacati firmatari. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, contesta il nuovo rinvio dopo che ha avviato la presentazione delle liste: “Non si può pretendere di nominare la componente non elettiva, svolgere le elezioni di tutti gli altri organi collegiali, aprire le scuole in presenza e impedire il voto di 1,3 milioni di insegnanti, educatori e amministrativi. Chiediamo subito una nuova data da collocare entro il prossimo mese di giugno, la democrazia non può essere sospesa”, conclude Pacifico
Dopo l’annuncio ai sindacati di qualche giorno fa, il ministro dell’Istruzione ufficializza, al fotofinish, la mancata composizione delle delle commissioni elettorali in oltre 8 mila istituzioni scolastiche per rinnovare i componenti del Consiglio superiore della pubblica istruzione. Con una nota ufficiale, il Ministero comunica infatti che “nelle more di un eventuale intervento normativo di proroga della componente elettiva” e “di intesa con l’Ufficio di Gabinetto di questo Ministero, tutti i termini della procedura elettorale sono sospesi, ivi compreso il termine del 26 febbraio”. Lo stesso dicastero annuncia che produrrà anche “una nuova ordinanza di sospensione dei termini” e che “qualora fossero state costituite commissioni elettorali di istituto le medesime pur non potendosi insediare potranno essere mantenute in attesa di nuove indicazioni sulla procedura”.
Anief ribadisce che l’organo di garanzia dell'unitarietà del sistema nazionale dell'istruzione doveva e poteva essere rinnovato. Perché se le scuole sono aperte e il personale è in servizio non si capisce perché non si possono rinnovare i consiglieri del Cspi, il cui operato è fondamentale nelle scelte che prende e nelle norme che approva l'amministrazione scolastica. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “questa decisione è anche lesiva della dignità del personale della scuola che in presenza e a distanza garantisce il diritto allo studio”.
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