Il Ministero della Salute ha approvato il Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale PanFlu 2021-2023. Il fine è identificare le azioni chiave sulla base dell’esperienza maturata in relazione alle due pregresse pandemie, una a bassa intensità causata da virus influenzale e una a elevata gravità causata da un altro virus respiratorio. Marcello Pacifico (Anief): “È evidente che l’insieme dei tagli introdotti dalla legge 133/2008, unito alla mancata valutazione del rischio biologico e virologico nei DVR degli istituti, insieme al mancato monitoraggio della curva pandemica a livello scolastico siano correlati all’andamento della pandemia che ha iniziato a colpire giovani di fascia di età sempre più bassa”. Gianmauro Nonnis (Anief): “Agli operatori del mondo della scuola appare chiaro a questo punto quanto ci sia da lavorare affinché si possa sia uscire dalla situazione in cui ci si è trovati che operare affinché non si ritorni nella situazione attuale in futuro”.
Il Ministero della Salute ha approvato il "Piano pandemico" influenzale per il triennio 2021-2023: lo scopo è identificare per diverse dimensioni operative le azioni chiave sulla base dell’esperienza maturata in relazione alle due pregresse pandemie, una a bassa intensità causata da virus influenzale e una a elevata gravità causata da un altro virus respiratorio; esso interpreta quattro fasi ricorrenti delle pandemie: la fase inter-pandemica: corrisponde al periodo tra le pandemie influenzali. In questa fase è prevista la normale attività di sorveglianza epidemiologica delle sindromi simil-influenzali; la fase di allerta: corrisponde alla fase in cui l’influenza causata da un nuovo sottotipo è identificata nell’uomo; la fase pandemica: corrisponde al periodo di diffusione globale dell’influenza umana causata da un nuovo sottotipo; la fase di transizione: con la diminuzione del rischio a livello globale, può verificarsi una de-escalation delle azioni, con riduzione delle attività di risposta alle epidemie in ambito nazionale e lo spostamento verso azioni di recupero in base a valutazioni del rischio specifiche.
Ciascuna di queste fasi, con le proprie specifiche, prevede differenti attività: attività di governance; attività di sorveglianza epidemiologica e virologica; attività di Servizi sanitari; misure di prevenzione e controllo delle infezioni; approvvigionamento e mobilizzazione di DPI, medicinali (farmaci e vaccini), forniture di dispositivi medici; gestione clinica; attività di formazione (corsi); comunicazione e attività di ricerca e sviluppo.
Come espressamente riportato nel documento, si rende necessaria la Valutazione di rischio virologico, per questo l’OMS ha messo a punto uno strumento per la valutazione del rischio pandemico influenzale (TIPRA) che viene utilizzato per valutare il rischio di pandemia da virus influenzale con potenziale pandemico e la sua severità. Gli obiettivi della valutazione del rischio sono: sostenere una valutazione tempestiva e aggiornabile del rischio per virus influenzali con potenziale pandemico; documentare in modo trasparente le caratteristiche dei virus e delle infezioni da essi causate che potrebbero costituire una minaccia per la popolazione umana; identificare le carenze di conoscenza e sollecitare ulteriori indagini tra cui ricerca e sorveglianza; facilitare la condivisione delle informazioni tra scienziati, medici e altri operatori sanitari delle reti di assistenza, responsabili politici e altre parti interessate.
Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale PanFlu 2021-2023
Il commento del presidente e del vicepresidente Anief
“Agli operatori del mondo della scuola appare chiaro a questo punto quanto ci sia da lavorare affinché si possa sia uscire dalla situazione in cui ci si è trovati che operare affinché non si ritorni nella situazione attuale in futuro” commenta Gianmauro Nonnis, Vicepresidente Nazionale dell’Anief. “Allo stato attuale infatti i protocolli di sicurezza approvati nel periodo estivo, che hanno consentito di riaprire le scuole in presenza, sono stati vanificati sia dalla mancanza di uno screening di massa tra la popolazione studentesca, sia dalla mancata ricerca di varianti del virus, sia dal mancato coordinamento tra gli enti correlati alla scuola, trasporto pubblico tra tutti”.
“È quanto mai evidente che l’insieme dei tagli introdotti dalla legge 133/2008, che hanno portato alla formazione di classi fino a 35 studenti, unito alla mancata valutazione del rischio biologico e virologico nei DVR degli istituti, valutazione invece espressamente richiesta nelle check-list allegate allo stesso piano pandemico, insieme al mancato monitoraggio della curva pandemica a livello scolastico siano correlati all’andamento della pandemia che ha iniziato a colpire giovani di fascia di età sempre più bassa” conclude il presidente nazionale dell’Anief, Marcello Pacifico.
PER APPROFONDIMENTI:
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