Invece di stabilizzare le maestre e i maestri con diploma magistrale, siamo arrivati al punto che si mantengono nel novero dei supplenti senza nemmeno corrispondere loro lo stipendio. La denuncia è del segretario nazionale di Sinistra Italiana e vicepresidente della commissione cultura di Montecitorio Nicola Fratoianni, che ha rivolto ai ministri Franco e Bianchi una interrogazione parlamentare in merito alla questione legata a molti diplomati magistrale che, dopo aver avuto il contratto a tempo determinato, non percepiscono da mesi lo stipendio.
“Così non va – tuona Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -, l’amministrazione la finisca con questi disservizi sui pagamenti. E provveda, piuttosto, a stabilizzare una volta per tutte chi ha un diploma magistrale e insegna nelle nostre scuole da anni, attraverso un canale riservato per entrare nei ruoli. Siamo convinti di ciò e per questo motivo abbiamo portato avanti la battaglia per l'inserimento in GaE e su questo stiamo lottando ancora una volta in Europa, ancora di più dopo che il Comitato europeo dei diritti sociali ci ha dato pienamente ragione”.
LA VICENDA
Per i maestri con diploma magistrale dopo il danno dalla mancata immissione in ruolo, arriva pure la beffa. “Numerosi insegnanti con il diploma magistrale ante 2001, entrati di ruolo con riserva da graduatorie ad esaurimento (Gae), in seguito alla sentenza del Tar che ha escluso gli stessi dalle graduatorie ad esaurimento, stanno vivendo una forte e paradossale situazione di disagio: infatti questi insegnanti per effetto della sentenza hanno perso il ruolo e il cui contratto si è trasformato ex lege a tempo determinato con scadenza al 30 giugno 2021, non stanno più ricevendo lo stipendio a loro spettante”, ha oggi denunciato l’on. Nicola Fratoianni.
“Vogliamo sapere dal ministro dell’Economia e dal ministro dell’Istruzione – ha spiegato il deputato - quali iniziative urgenti intendano intraprendere affinché le criticità trovino immediata soluzione e vengano regolarizzati nel più breve tempo possibile sia il pagamento degli stipendi arretrati che la posizione contrattuale degli insegnanti con il diploma magistrale esclusi dalle Gae per effetto della sentenza del Tar.”
Il vicepresidente della commissione cultura di Montecitorio ha anche denunciato che “le segreterie scolastiche contattate dagli insegnanti coinvolti riporterebbero che il contratto a tempo determinato viene rifiutato dal sistema NoiPa, in quanto risulta ancora aperta la partita di ruolo. La ragioneria dello Stato avrebbe riferito di aver chiuso la partita di ruolo e di conseguenza, non avrebbe alcuna responsabilità nelle difficoltà riscontrate circa l’inserimento dei contratti nella piattaforma NoiPa. Intanto, non risultano prese di posizione ufficiali da parte del Ministero dell’economia e delle finanze che sembrerebbe non rispondere neanche alle segnalazioni inviate sia dalle segreterie scolastiche che dagli stessi insegnanti”.
COSA DICE IL SINDACATO
Anief ritiene che se la denuncia dell’on. Nicola Fratoianni dovesse essere confermata, stiamo parlando di un atto gravissimo perché lo Stato mantiene alle sue dipendenze del personale con una situazione contrattuale collocata nel limbo e che non ha alcun motivo di esistere: chi opera al servizio della pubblica amministrazione va pagato a fine mese, come prevede la Costituzione italiana. È un copione già visto con i supplenti temporanei e Covid, che ora si sta pericolosamente ripetendo.
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