Il bando del TFA sostegno VI ciclo per specializzare nuovi insegnanti nella didattica rivolta agli alunni disabili non rispetta le esigenze effettive dei territori: lo sostiene Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief. Intervistato da Italia Stampa, il sindacalista autonomo ha spiegato perché non può essere bene accolto il decreto ministeriale n. 755 del 6 luglio con cui si attiva il nuovo ciclo di specializzazione per il conseguimento del titolo utile per l’insegnamento sui posti di sostegno: “tutti sanno – ha detto Pacifico – e anche lo stesso ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha detto che mancano oltre 60mila docenti specializzati, ma ancora una volta arriva un bando del ministro dell’Università che, senza nemmeno consultare le organizzazioni sindacali” decide in modo unilaterale.
Le regole e le prove del VI ciclo Tfa Sostegno, da svolgersi nel mese di settembre, sono già fissate: nei prossimi giorni saranno anche pubblicati i bandi con la scadenza per la presentazione delle domande. “Si è deciso senza nemmeno rendersi conto che in passato – ha continuato il sindacalista - il tribunale ha dato ragione all’Anief quando ha impugnato i decreti del ministro Marco Bussetti che non rispettavano quanto previsto dalla legge: per realizzare un bando di concorso per avere i docenti specializzati bisogna trovare prima di tutto il numero dei posti disponibili sulla base del numero di insegnanti precari, della quantità di alunni certificati con disabilità, quindi sulla base delle esigenze effettive del territorio”.
Il riferimento del sindacalista è al Consiglio di Stato, che con la sentenza n. 3655/2021 ha dato ragione all’Anief, sostenendo che c’è stata una grave sperequazione nella distribuzione dei posti per conseguire la specializzazione di sostegno e quindi le Università devono rispettare il fabbisogno territoriale di docenti di sostegno nella determinazione dei posti da attivare. La sentenza era giunta dopo che in alcune Regioni, come il Piemonte e l’Emilia Romagna, in questi anni sono state attivati corsi di specializzazione solo per poche centinaia di docenti, a fronte di migliaia di posti su sostegno da coprire. “Quindi – chiosa il leader dell’Anief – i posti messi a bando vanno decisi non solo in base all’offerta degli atenei. Per questi motivi impugneremo questo bando e vinceremo ancora una volta nei tribunali”, conclude Pacifico.
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