Come ci si poteva aspettare, risulta sostanzioso il numero di emendamenti al decreto Sostegni-bis: sono infatti ben 4mila le richieste di modifica formalmente depositate in commissione Bilancio alla Camera entro le 17.30 di ieri, termine di presentazione. Per quanto riguarda la scuola, risulta decisamente alta la percentuale di richieste di cambiamento del decreto. Per conoscere l’orientamento dei deputati non si dovrà attendere molto, considerando anche che nelle ultime ore si sono susseguite le riunioni di maggioranza e anche all’interno dei partiti: terminata la fase di raccolta degli emendamenti, presto si passerà a un primo esame, da cui scaturirà una prima importante scrematura con l’indicazione delle proposte di modifica ritenute inammissibili.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “la politica non può continuare a essere insensibile alle richieste che giungono da chi porta avanti l’attività scolastica, in classe e negli uffici: due giorni fa abbiamo manifestato compattamente in diverse piazze d’Italia e davanti Montecitorio per mandare un chiaro messaggio a chi deve decidere come si devono presentare 8.200 istituti scolastici alla riapertura del prossimo mese di settembre. Diversi politici hanno già compreso il senso delle nostre proposte. Solo come Anief abbiamo presentato quasi 60 emendamenti, perché bisogna agire assolutamente su più fronti: assunzione precari, anche da seconda fascia Gps; mobilità del personale, senza paletti che vanificano il diritto alla famiglia anche in tempo di pandemia; incremento degli organici e degli spazi scolastici, così da favorire la sicurezza, oltre che la riduzione del numero di alunni per classe. Lo chiede la piazza, lo chiede il buon senso”.
È alto il grado di scontentezza rispetto al decreto legge 73/2021, a partire dalle modifiche insoddisfacenti adottate al comparto Istruzione: la mole di proposte di modifica risulta particolarmente elevata. “Per la parte relativa alla scuola - scrive Orizzonte Scuola - registriamo un record o quasi: il testo licenziato dal Consiglio dei Ministri scontenta praticamente tutti. Dalla Lega a Fratelli d’Italia passando per Pd e Movimento Cinque Stella. La corsa a cambiare il provvedimento è iniziata, ma le intese trasversali saranno da testare alla prova del voto che inizierà la prossima settimana”.
“Al momento, secondo quanto apprende la nostra redazione – scrive ancora la rivista specializzata - potrebbe profilarsi un asse Lega-Pd su alcuni provvedimenti (assunzioni da GPS e vincolo quinquennale), ma bisognerà capire quali emendamenti saranno approvati da questo asse “trasversale”. Da capire anche l’atteggiamento del M5S che non si ritiene soddisfatto del provvedimento e mira a cambiare in sede di Commissione Bilancio. Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, secondo quanto raccolto, pare abbia riferito a più parti che sarà il Parlamento a decidere le eventuali modifiche al testo, lasciando, dunque, ai partiti la volontà di cambiare quello che è stato emanato alcune settimane fa. La partita è appena iniziata, vedremo chi riuscirà a vincerla”.
Per il sindacato Anief le modifiche da apportare al decreto sono diverse: dalla necessità di aprire un doppio canale di reclutamento con modalità permanente, così da permettere di reclutare i docenti precari inseriti in tutte le fasce delle Gps, cancellando inutili e dannosi vincoli e permettendo a chi è in seconda fascia di conseguire l’abilitazione e la specializzazione. Le assunzioni a titolo definitivo devono valere anche per i diplomati magistrale incredibilmente licenziati dopo l’immissione in ruolo con riserva con tanto di anno di prova concluso con esito positivo, ma anche per gli educatori, il personale Ata ed educativo, come pure gli insegnanti di religione cattolica per i quali va attivato un canale riservato considerando anche che è dal 2014 che non si svolge alcuna procedura concorsuale.
Sulla mobilità bloccata, l’organizzazione sindacale autonoma reputa che a questo punto l’unico atto che potrebbe salvare la situazione è quello della cancellazione del vincolo triennale e dalla contemporanea adozione delle assegnazioni provvisorie per tutti coloro che ne fanno richiesta motivata. Per la salvaguardia della sicurezza, a cominciare da quella della salute, ma anche per prevenire tragedie in caso di eventi avversi, è necessario incrementare in modo intelligente gli spazi scolastici, assieme agli organici non più da assegnare solo in base al numero di alunni. Questi ultimi, infine, dovranno essere suddivisi nelle classi con dei parametri diversi da quelli introdotti con il dimensionamento scolastico, che permette di formare classi pollaio da oltre 30 allievi.
PER APPROFONDIMENTI:
Emergenza precariato, in 250 mila il prossimo anno scolastico