Iniziare il primo settembre in presenza e in sicurezza: per farlo non ci sono da adottare formule magiche o fare la caccia ai 220mila non vaccinati (dato molto dubbio), ma basta semplicemente aumentare il numero di aule e ridurre il numero di alunni per classe. A ribadirlo è stato il presidente di Anief, Marcello Pacifico, durante un’intervista a Teleborsa. Il problema di quando riprenderanno le lezioni nelle 8.200 scuole italiane, ha detto il sindacalista, "non saranno i microfoni per gli insegnanti, e neanche la possibilità di mettere dei sanificatori in classe", ma come si starà in classe. "Il ministro Bianchi ci ha detto di aver speso 5 miliardi di euro per mettere in sicurezza le scuole. Ma con cosa? con banchi e sanificatori? Non siamo d'accordo, dobbiamo spendere i miliardi, più di 10 quelli da spendere, per sdoppiare le classi", ha dichiarato Pacifico. "Prendere più plessi, aumentare gli organici fare classi con 15 alunni e non con 30. Questo migliora l'apprendimento dei nostri studenti", ha spiegato il leader del sindacato rappresentativo.
In questi giorni si fa un gran parlare di vaccinazione obbligatoria per il personale scolastico. Marcello Pacifico ha spiegato di non essere d'accordo con l'obbligo di vaccinazione per gli insegnanti e il personale Ata, tanto meno con la sospensione per chi sceglie di non farsi vaccinare. "Chi non si fa il vaccino non deve essere perseguitato, non ci vuole un ‘pistolero’ per sparagli. Chi non si fa il vaccino non è colpevole di non essersi ammalato, chi si fa il vaccino non deve essere premiato perché l'ha fatto – ha detto –. Promuoviamo la grande campagna vaccinale portata avanti dallo Stato ma non può trasformarsi in obbligo. E comunque non può scusare lo Stato dal dare risposte per far ricominciare la didattica in presenza. Tutti la vogliamo: vaccinati e non".
Il presidente nazionale Anief ha messo quindi in guardia quella parte della politica che da alcuni giorni ha puntato il dito contro il personale scolastico che decide, per motivi propri, di non vaccinarsi: non si può pensare di sospendere 250mila insegnanti e amministrativi perché non si sono fatti il vaccino, sostiene il leader dell’Anief, pertanto "si deve fare in modo che le persone che non si sono vaccinate siano messe nelle condizioni di lavorare in sicurezza".
A tal proposito, il sindacato ricorda che il green pass contro il Covid19 ha risparmiato il mondo della scuola, ma presto la certificazione potrebbe diventare indispensabile per varcare la soglia degli istituti scolastici. Lo si comprende tra le righe della richiesta formulata per iscritto dal commissario straordinario per l’emergenza Covid19, Francesco Figliuolo, ai presidenti delle Regioni, ai quali è stato chiesto di comunicare la misura dei non vaccinati entro il 20 agosto. Subito dopo, per chi non ha provveduto scatterebbe l’obbligo a farsi somministrare almeno una dose di siero anti Covid. Già dal 5 agosto, invece, la certificazione verde sarà valida per accedere a bar e ristoranti al chiuso, piscine, palestre. E pure per fare i concorsi. Un’imposizione, quest’ultima, che il sindacato non può assolutamente accettare.
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