Diramato il nuovo documento per la pianificazione delle attività didattiche. L’indicazione è quella di operare il più possibile con la didattica in presenza, tre le indicazioni principali per garantirla: il distanziamento, l’immunizzazione da vaccinazione e la protezione
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): “Il dimensionamento scolastico in questo momento è lo stesso della riforma Gelmini con classi minime di 22 studenti nei plessi periferici e 27 nei centri urbani, quasi il doppio di quanto previsto dalle indicazioni tecnico scientifiche. Il ministero dell’istruzione ne è conscio e invece di finanziare con 10 miliardi di fondi europei l’ampliamento dei locali scolastici riduce il tutto all’obbligo di green pass per il personale dipendente, sapendo che anche in caso di immunizzazione il 12% dei vaccinati è comunque a rischio contagio e sapendo pure che circa 4 milioni di studenti under 12 non sono nemmeno vaccinabili”
È stato diramato il nuovo documento per la pianificazione delle attività didattiche; oltre a richiamare il valore fondante della scuola per la società, c’è l’indicazione di operare il più possibile con la didattica in presenza, tre le indicazioni principali per garantirla: il distanziamento, l’immunizzazione da vaccinazione e la protezione.
Distanziamento
Da uno studio effettuato nel 2020 dal politecnico di Torino secondo le planimetrie medie delle aule l’intervento necessario per mantenere il distanziamento di sicurezza è il dimezzamento del numero di studenti che in Piemonte variano da 18 della primaria ai 27 del 2° grado, portando pertanto il numero massimo di studenti per classe tra i 9 e i 14 per classe in base all’ordine di scuola, ovvero meno di 15 studenti per classe. Proiettando questo studio sul resto del territorio nazionale secondo la distribuzione numerica degli studenti per classe fornita dal ministero, le classi con meno di 15 studenti che nel a.s. 2020/21 sarebbero prudenzialmente idonee ad essere ospitate nelle aule già esistenti passerebbero dalle attuali 331.723 unità ad appena 47.826 unità, con conseguenti 283.897 aule sottodimensionate per il numero di studenti da ospitare. Questo calcolo di massima può essere mediato anche partendo dal numero di studenti che frequentano gli istituti; si tratta di circa 7.800.000 studenti ospitati in 331.723 aule con una densità media di 25,5 studenti per classe, quindi portando a 15 il numero massimo di studenti per classe occorrerebbero 520.000 locali con un fabbisogno attuale di 188.277 aule in più rispetto alla disponibilità.
Concludendo per contenere massimo 15 studenti per classe occorrono da un minimo di 188mila ad un massimo di 330mila aule in più rispetto alle attuali; il distanziamento fisico per molte realtà scolastiche rischia di essere una remota ambizione.
Vaccinazione e green-pass
Dal ministero anche da una seconda indicazione, l’immunizzazione da vaccinazione estesa a quanti più attori possibili, studenti over 12 compresi, e nel verbale del CTS n°34 allegato si fa espresso riferimento al mantenimento del personale nella scuola all’interno delle corsie preferenziali per l’accesso alle dosi. Oggi appare pertanto un errore l’aver spostato il personale interessato dal piano vaccinale dedicato della scorsa primavera alla vaccinazione per semplice fascia d’età attuale, questo cambio di strategia ha portato a molta confusione sui numeri facendo perdere la tracciabilità di quanti hanno già ricevuto le dosi. Sempre legata alla campagna di immunizzazione il verbale 34 riporta due passaggi degni di nota di cui il ministero non ha tenuto debitamente conto, ai quesiti in merito all’accesso alle mense e a quali test di positività sottoporre il mondo della scuola il CTS raccomanda l’uso del green-pass solo se giuridicamente sostenibile con ciò intendendo che non spetta al Comitato dare prescrizioni se operare o meno con questo strumento, ne tantomeno se tale strumento sia effettivamente utilizzabile dal punto di vista giuridico. Oltre a ciò il successivo verbale 39 del CTS afferma che evidenze scientifiche su rilievi fatti a livello internazionale attestano il grado di immunizzazione dei vaccinati all’88% dei casi testati, ovvero il 12% dei vaccinati può comunque contrarre la malattia. Chiaramente questa indicazione scientifica rende indispensabili sia il distanziamento, sia la protezione delle vie respiratorie in ogni momento della giornata.
Protezione delle vie respiratorie
È parere del CTS verbale 34 che “laddove non sia possibile mantenere il distanziamento fisico, resta fondamentale mantenere le altre misure non farmacologiche di prevenzione, ivi incluso l’uso di indossare nei locali chiusi mascherine di tipo chirurgico”. Chiaramente con le metrature delle aule e con l’attuale densità media di studenti per classe ogni ipotesi di rimozione delle protezioni delle vie respiratorie viene meno.
Secondo Gianmauro Nonnis, vicepresidente nazionale Anief, “udito il parere del mondo scientifico avremmo voluto dal ministero indicazioni più congrue rispetto alla realtà scolastica italiana. L’impressione è che l’amministrazione abbia estratto dalle indicazioni scientifiche solo gli elementi che garantivano i livelli di precedente funzionamento con gli attuali strumenti senza tenere conto del fatto che la realtà scientifica di contorno è completamente diversa”.
L’ingegnere Natale Saccone ha affermato che “alla luce delle indicazioni del CTS nell’estratto del verbale n. 39 del 05/08/2021, vengono in parte aggiornate le regole sul contact tracing e sulle disposizioni di ‘quarantena’ sulla base del completamento del percorso vaccinale per operatori scolastici ed alunni. Si acclara secondo la recente documentazione scientifica internazionale, che la protezione dall’infezione da agente eziologico Sars-CoV-2 si attesta sull’88% della popolazione che abbia completato il ciclo vaccinale prescritto. Pertanto urge da un lato un nuovo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità sul tracciamento dei contatti alla luce delle vaccinazioni e dall’altro nuove disposizioni circolari del Ministero della Salute per l’applicazione delle quarantene ai vaccinati tra operatori scolastici e alunni”.
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