“Servono 10 miliardi per sdoppiare le classi. Bisogna ritirare la norma sull'obbligo. Siamo pronti a farla sospendere in tribunale per violazione delle norme comunitarie in attesa di una pronuncia della Corte di giustizia e della Corte costituzionale, finanche della Cedu se necessario. L'Italia è ancora una repubblica democratica fondata sul lavoro. Per questo abbiamo attivato due petizioni, una per garantire la didattica in presenza, l'altra per abolire la certificazione del Green Pass obbligatoria per tutto il personale scolastico e universitario”.
Sono le parole del presidente nazionale del sindacato rappresentativo Anief, Marcello Pacifico, che risponde al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, intervistato dal Corriere della Sera, che si dice “soddisfatto per il green pass, dispiaciuto con chi apre polemiche inutili che fanno male a tutti”.
Il leader del giovane sindacato non è d’accordo e lancia due petizioni: una per invitare i parlamentari a cancellare la norma del decreto legge che estende il green pass al personale scolastico-universitario e l’altra per sdoppiare classi, garantire lezioni in sicurezza e rispetto del distanziamento sociale.
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