Sono diversi i politici apertamente schierati contro il Super Green Pass, a iniziare da quello imposto al personale scolastico: basta leggere i diversi emendamenti che introducono la soppressione dell’obbligo rivolti a modificare il Decreto Legge n.172 del 26 novembre scorso, il cui esame in Senato è ripreso ieri dopo la sospensione dei lavori del 22 dicembre. Le modifiche richieste – tra i 180 emendamenti e 14 ordini del giorno presentati – sono stati proposti anche da noti parlamentari, come Bianca Laura Granato, Gianluigi Paragone e Ignazio La Russa: evidenziano l’eccesso di precauzione voluta dal Governo, la mancata considerazione del diritto alla libera scelta, più volte ribadito dall’Unione europea, e non considerano che nella scuola la pressoché totalità del personale (oltre il 99%) si è già sottoposta alla vaccinazione anti Covid19.
Marcello Pacifico, presidente Anief, il sindacato che in solitudine si è opposto al Super Green Pass, ricorda che “queste richieste si sommano alle nostre, che da settimane ci opponiamo all’obbligo per i lavoratori di presentarsi a scuola solo previo possesso del Green Pass e del certificato di vaccinazione. Nel comparto abbiamo di fatto raggiunto l’immunità di gregge e ora quindi questi provvedimenti sono diventati inutili, oltre che vessatori, antidemocratici e discriminanti. Ancora di più perché stanno diventando la giustificazione del ritorno in classe in presenza, che è un azzardo, come sostengono i virologi, per i quali le scuole non andavano riaperte e a breve dovranno inevitabilmente chiudere per l’elevato numero di contagi”.
L’unico sindacato a opporsi al Super Green Pass per i lavoratori della Scuola e del Pubblico impiego è stato l’Anief: già dalla sua presentazione, ritenuta anticostituzionale, venendo meno a ben 12 articoli della nostra madre di tutte le leggi. Ma anche ritenuto un provvedimento “punitivo”, perché impone un obbligo vaccinale vessatorio e discriminatorio verso una categoria di lavoratori, quella della scuola, già caricata da limitazioni, obblighi e carichi tali da rendere lo svolgimento della propria funzione difficoltoso e poco valorizzante.
LE MOTIVAZIONI DELL’ANIEF
Anief, nel chiedere specifiche modifiche al testo, ha proposto 18 emendamenti riguardanti l’annullamento dell’obbligo vaccinale laddove i docenti possano svolgere la prestazione lavorativa in modalità a distanza e gli ATA in modalità agile. Inoltre, non essendo ragionevole che il personale non vaccinato sia sospeso, non conservando il diritto all'assegno alimentare, chiarendo che la vaccinazione è requisito essenziale per lo svolgimento del lavoro in presenza e che, come già stabilito dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2020 e successivamente confermato dalla legge di conversione 24 aprile 2020, n. 27, le pubbliche amministrazioni assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile.
Il giovane sindacato ha anche proposto che venga ripristinata la validità della norma che attribuisce al personale sospeso dal servizio il diritto a fruire degli assegni alimentari. Si è anche proposto di ricomprendere nella sostituzione del personale sospeso, oltre che quello docente anche il personale educativo ed ATA e l’abolizione delle sanzioni pecuniarie.
Anief ha anche proposto di contenere gli effetti della sospensione del rapporto di lavoro per il personale non in regola con l’obbligo vaccinale che implica la sospensione di ogni forma di retribuzione e potrebbe avere effetti negativi sovradimensionati di lungo periodo o persino irreversibili. E non solo a danno del lavoratore sanzionato, ma anche sui componenti della famiglia.
Inoltre, sempre secondo l’organizzazione sindacale autonoma sarebbe opportuno limitare il ricorso all’obbligo vaccinale esclusivamente alle zone a rischio elevato di diffusione del contagio, cosiddette zone “rosse”, e che le verifiche vengano condotte solo sul personale in effettivo servizio, i lavoratori in congedo, aspettativa o malattia. Come sarebbe logico che il personale che si trovi a svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile non sia soggetto a sanzioni e venga immediatamente reintegrato qualora sospeso.
GLI EMENDAMENTI ANIEF
Di seguito i temi proposti dal sindacato autonomo ed il relativo numero emendamento ad essi assegnato:
- Obbligo vaccinale emendamenti 2.1; 2.2; 2.3; 2.4
- Requisito lavoro in presenza emendamenti 2.16; 2.17
- Lavoro agile emendamento 2.15
- Assegni alimentari emendamenti2.32; 2.33
- Sostituzione personale scolastico emendamento 2.46
- Abolizione sanzioni emendamenti 2.51; 2.52
- Abolizione sanzioni per i dipendenti emendamenti 2.53; 2.54
- Limitazioni sanzioni emendamenti 2.49; 2.50
- Limitazione periodo di sospensione a un mese emendamenti 2.34; 2.35
- Limitazione periodo di sospensione a due mesi emendamenti 2.36; 2.37
- Limitazione periodo di sospensione a tre mesi emendamenti2.38; 2.39
- Limitazione periodo di sospensione a quattro mesi emendamenti 2.40; 2.41
- Limitazione periodo di sospensione a cinque mesi emendamenti 2.42; 2.43
- Obbligo vaccinale in zona rossa emendamento 2.6
- Verifiche per il personale in effettivo servizio emendamenti 2.21; 2.22
- Esclusione del personale in congedo, aspettativa, malattia emendamenti 2.19; 2.20
- Abolizione termine dei venti giorni emendamenti 2.24; 2.25
- Docenti in DAD emendamenti2.47; 2.48
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