Ogni giorno che passa i lavoratori della scuola prendono maggiore coscienza dello scellerato contratto per i trasferimenti del triennio 2022/2024 firmato la settimana scorsa solo da una sigla sindacale. Premesso che, come scrive oggi la stampa specializzata, “la domanda di mobilità verrà presentata quasi al buio”, perché sarà “impossibile avere un quadro definitivo dei posti vacanti per l’anno scolastico 2022/23 sin da febbraio”, i malumori derivano giustamente dalla conferma dei vincoli; ma a pesare come un macigno sull’esito dei trasferimenti e dei passaggi di ruolo o cattedra del personale docente saranno anche le aliquote dei posti sempre più limitate, in particolare per quelli che si realizzeranno fuori provincia.
“Quest’anno si è scesi sotto anche la soglia del buon senso – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché per i trasferimenti provinciali saranno messi a disposizione la metà della metà dei posti vacanti, quindi appena il 25 per cento delle cattedre disponibili. E la stessa aliquota misera viene destinata ai passaggi di ruolo e di cattedra. E se il docente ottiene il trasferimento su provincia, anche se non su scuola, non potrà spostarsi per tre anni. Questo significa che le chance di avvicinarsi a casa sono prima ridotte al lumicino e per i pochi che si realizzano si trasformano anche in obbligo a non spostarsi per almeno 36 mesi. Significa, quindi, che se l’anno scorso 30mila domande su 70mila non sono andate in porto, quest’anno andrà peggio: almeno uno su due, stando così le cose, non verrà accolta. Anief chiede quindi che la mobilità si attui sul 100% dei posti: in caso contrario – conclude Pacifico - i ricorsi al giudice saranno inevitabili”.
Anief conferma la sua forte contrarietà verso questo sistema di aliquote che non permetterà anche alla gran parte dei neo-immessi in ruolo di ottenere l'accettazione della domanda di trasferimento, pur in presenza di migliaia di posti vacanti, né di passaggio di ruolo per l'assenza di corsi abilitanti o di passaggi verticali. “A questo punto – dice il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico – suggeriremo degli emendamenti alle forze politiche per alzare i numeri delle aliquote destinate ai trasferimenti, come pure di eliminare i vincoli sulle annualità e sugli istituti. Inoltre, ricorreremo nei tribunali, per garantire il diritto alla famiglia di tutti – continua Pacifico - basta prevedere nelle aliquote il 100% dei posti nei trasferimenti, attivare corsi abilitanti per il personale docente di ruolo per passare da un ordine all'altro o da una disciplina all'altra e da e su sostegno, eliminare il blocco triennale per le assegnazioni provvisorie sul modello temporale delle assegnazioni temporanea già riconosciuto a tutti i dipendenti della PA”.
Anief ricorda che tra poco, alle ore 17, ci sarà un webinar proprio sulla mobilità. Per partecipare, cliccare qui.
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