“La scuola secondaria ha bisogno di essere ripensata, in particolare la scuola Media: su questo stiamo lavorando e su questo chiederemo l’aiuto delle Camere”: a dirlo è stato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, in audizione, davanti alla Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza del Senato. Il ministro vorrebbe una “scuola che torni a essere scuola non di informazione ma di formazione, di formazione di capacità critica, e maestra di rispetto delle differenze”.
Anief ritiene che la riforma della scuola media debba rientrare nella revisione del quadro formativo italiano complessivo: “La concezione di base – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è che bisogna ripristinare il tempo scuola tagliato negli ultimi 15 anni ed estendere l'obbligo scolastico fino al diploma della secondaria. Inoltre, servono investimenti sulla qualità della didattica profusa, andando a formare classi composte da non oltre 15 alunni. Il modello va rivisto a partire dalla scuola dell’infanzia e primaria, dove va reinserito l’insegnamento per moduli e anticipato l’obbligo a 5 anni con classi ‘ponte’. Come vanno collocare nell’organico di diritto le classi Primavera. Su tutti i cicli scolastici, infine, è indispensabile introdurre l’insegnamento dell’educazione civica, dell’attività motoria e musicale in tutte le classi dove è assente; spazio poi alla trasformazione dei posti in deroga di sostegno in organico di diritto e all’immissione in ruolo – conclude Pacifico - da concorso e dalle graduatorie, anche seconda fascia Gps, su tutti i posti a tempo determinato”.
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