L’emergenza pandemica è terminata e non c’è più motivo per mantenere la proroga delle componenti elettive, come quella del Cspi. A sostenerlo è il sindacato Anief, che ha chiesto ufficialmente, con una lettera inviata al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e al capo di gabinetto Luigi Fiorentino, l’emanazione urgente di una ordinanza ministeriale contenente “Termini e modalità delle elezioni delle componenti elettive del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, nonché delle designazioni e delle nomine dei suoi componenti – Indizione delle elezioni.”: l’ordinanza, sostiene il giovane sindacato, dovrebbe contenere “una tempistica adeguata che permetta a tutto il personale in servizio fino al termine delle attività didattiche per l’a.s. 2021/2022 di poter esercitare il diritto all’elettorato attivo e passivo”.
Nella richiesta, in attesa di un incontro, Anief cita “la nota n. 4886 del 25/02/2021, con la quale alla luce del perdurare dello stato di emergenza, nelle more di un eventuale intervento normativo di proroga della componente elettiva, di intesa con l’Ufficio di Gabinetto del MI, sono stati sospesi tutti i termini della procedura elettorale”.
Il sindacato fa inoltre riferimento al “Decreto sostegni-bis, il cui articolo 58, comma 2, lettera h) ha disposto: h) all’articolo 3, comma 2-bis, del decreto legislativo 30 giugno 1999, n. 233 le parole: «al 31 agosto 2021» sono sostituite dalle seguenti: «, per ragioni di emergenza sanitaria, al 31 agosto 2022» e sono aggiunti, infine, i seguenti periodi: «Ai fini del presente comma e per consentire lo svolgimento delle operazioni elettorali in sicurezza, con ordinanza del Ministro dell’istruzione sono stabiliti nuovi termini e modalità per le elezioni. I componenti eletti ai sensi del periodo precedente decadono unitamente ai componenti non elettivi in carica all’atto della loro nomina secondo modalità e termini previsti nell’ordinanza del Ministro dell’istruzione». Infine, l’organizzazione sindacale si sofferma sulla “fine dello stato d’emergenza di cui al DL 24/22 e dell’approssimarsi della scadenza delle nomine richiamate”.
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