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  5. PENSIONI - Marcello Pacifico (Confedir): non si può tornare alla Legge Fornero, va approvata subito “Quota 41”, con riscatto gratuito degli anni di formazione e anticipo di un anno per le madri

PENSIONI - Marcello Pacifico (Confedir): non si può tornare alla Legge Fornero, va approvata subito “Quota 41”, con riscatto gratuito degli anni di formazione e anticipo di un anno per le madri

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La proposta di riforma previdenziale del segretario organizzativo Confedir, Marcello Pacifico, è stata presentata oggi a Verona nel corso del 57° congresso Federspev. “Non possiamo tornare ai parametri della Legge Fornero del 2011 – ha detto il sindacalista autonomo, ma occorre introdurre assegni allineati all'inflazione e liquidazione immediata TFS/TFS e anticipo di un anno per le mamme. Inoltre, è indispensabile che per professioni logoranti e con un’alta percentuale di burnout, come i lavoratori di Scuola e Sanità, si riconosca lavoro usurate e quindi l’uscita anticipata attorno ai 60 anni di età senza decurtazioni. C’è urgenza di introdurre delle deroghe, a partire dal 1° gennaio 2023: ne va di mezzo anche la qualità del servizio pubblico”, ha concluso Pacifico. Il sindacato ritiene fondamentale l’introduzione di queste novità: per questo motivo è favorevole a proposte che intendono superare la Legge Fornero introducendo Quota 100 o 102 "flessibile", come quella di Antonello Orlando, esperto della Fondazione studi consulenti del lavoro.

 confedir pacifico 1

 

 

LA PROPOSTA CONFEDIR

  • ● Separazione tra previdenza e assistenza.
  • ● Mantenimento del sistema misto fino alla naturale conclusione.
  • ● Abolizione dell’aspettativa di vita e delle finestre sia per la pensione anticipata che per la

 pensione di vecchiaia.

  • ● Pensione anticipata per tutti, uomini e donne, con 41 anni di contributi

 indipendentemente dall’età e senza penalizzazioni.

  • ● Per le donne con figli bonus di 9 mesi per ogni figlio con un massimo di due da valere sia per

 la pensione anticipata che per la pensione di vecchiaia.

  • ● Pensione di vecchiaia anticipata a 66 anni.
  • ● Flessibilità in uscita anticipata a partire da 62 anni di età, con penalizzazione del 1,5%

 per ogni anno di anticipo rispetto ai 66 anni.

  • ● Analogamente alla flessibilità di uscita anticipata possibilità di restare al lavoro oltre i 66 anni

 e fino a 70 con un incremento del 1,5% annuo.

  • ● Rendere definitivi gli istituti di Opzione Donna e Ape Sociale.
  • ● Implementazione della pensione integrativa con benefici fiscali fino al 50% di quanto versato.
  • ● Pensione di garanzia per giovani, donne e per chi svolge lavoro di cura.
  • ● Per i dipendenti pubblici erogazione del TFR/TFS entro sei mesi dalla cessazione del rapporto

 del lavoro.

  • ● Flessibilità di uscita anticipata dal mondo del lavoro senza penalizzazioni per casi particolari

 di disoccupazione, lavori usuranti, malattia e invalidità.

  • ● Riscatto agevolato della laurea con costi dimezzati del 50% e benefici fiscali fino al 50% di

 quanto versato; oppure, in alternativa, contribuzione figurativa del corso legale degli studi universitari.

  • ● Coefficienti di trasformazione rivalutati in aumento.

Inoltre, per i già pensionati che sono la categoria più fragile e che stanno subendo più di tutti gli effetti della crisi:

  • ● Indicizzazione al 100% delle pensioni in seguito all’inflazione reale.
  • ● Estensione della no tax area fino a 10.000 €, eliminazione delle

 addizionali regionali e comunali per redditi imponibili fino a 30.000 €

 e dimezzamento per redditi imponibili da 30.000 a 40.000 €.

 

IL CONFRONTO CON GLI ALTRI PAESI

Il sindacato ricorda che la nella maggior parte dei Paesi europei i requisiti richiesti sono decisamente più bassi. In Francia, l’età minima di pensionamento è stata fissata a 62 anni, mentre ci sono altri Paesi – come Polonia e Cipro – dove l’età minima per lasciare il lavoro è anticipata addirittura, in taluni casi, a 55 anni. In molti altri Paesi europei - come Belgio, Danimarca, Irlanda, Grecia, Spagna e Lussemburgo - allo stesso modo, è possibile ottenere una pensione piena al completamento del numero di anni di servizio richiesti.

 

Ecco perchè il personale del comparto istruzione e ricerca deve avere la possibilità di lasciare dai 59 anni e senza quella iniqua penalizzazione media del 20-35% che colpisce le donne che usufruiscono dell'opzione introdotta dal Governo Renzi ancora in vigore oggi. Sul computo degli anni da considerare utili al montante pensionistico andrebbero calcolati anche degli anni di riscatto. “A scuola e nella Sanità, dove il lavoro il rischio burnout è decisamente sopra la media, si dovrebbe andare in pensione ad un’età ragionevole – dichiara Marcello Pacifico - dovremmo prendere esempio dalla Germania, dove i docenti hanno diritto all’assegno di quiescenza con soli 27 anni di contributi e senza riduzioni. Noi, invece, da Quota 96, in vigore fino a qualche anno, simo passati a Quota 100, ora si va verso 110 e poi man mano si potrebbe arrivare fino a 120 anni considerando gli anni di contributi e quelli anagrafici vicini sempre più ai 70 anni”.

 

 

 

PER APPROFONDIMENTI:

    

Obbligo vaccinazione docenti, per Anief è incostituzionale: la Camera ha l’opportunità di sanare il problema

 

Cambiare il decreto Ucraina per salvare il prossimo anno scolastico, lo chiede Anief attraverso una serie di emendamenti

 

Decreto Ucraina, gli emendamenti Anief salva-Scuola giunti alla prova del nove in Senato

 

1° MAGGIO - Scuola, quando il lavoro è vergogna di Stato: 700mila precari a sperare ogni estate in una professione impossibile

 

La riforma “lacrime e sangue” su reclutamento e formazione taglia la carta del docente e 10mila cattedre. Anief non ci sta e sciopera: per realizzare aumenti una tantum selettivi si compromette l’ordinario

 

Meno alunni per classe, Bianchi annuncia più qualità e meno classi. Anief: non vanno cancellate le classi, ma dimezzati gli alunni che ci sono dentro

 

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Riforma reclutamento e formazione calata dal Governo, martedì inizia l’esame del testo al Senato e il 17 maggio le audizioni: se non cambia, si va verso lo sciopero generale prima della fine delle lezioni

 

FESTA DELLA MAMMA – Nella scuola un milione di donne, moltissime madri lontane dai figli: appello Anief per abbattere i vincoli sulla mobilità

 

Il Governo usa i soldi della denatalità per incentivare il 10% dei docenti più formati, secondo Anief è sbagliato: occorre sdoppiare le classi, aumentare le cattedre e tutelare il diritto alla famiglia

 

Emanato l’Atto d’indirizzo per il rinnovo del contratto, il 17 maggio parte la trattativa all’Aran: per Anief servono altre risorse e va incrementata la parte normativa che così non valorizza il personale

 

Anief proclama per il 30 maggio lo sciopero del personale docente, Ata ed educativo di ruolo e precario

Rinnovo del contratto, martedì avvio della trattativa all’Aran. Pacifico (Anief) avverte: il Governo vuole proporre aumenti risibili e norme inappropriate

 

Rinnovo Ccnl, domani primo incontro Aran-Sindacati, Pacifico (Anief): subito contratto “ponte” per il 2019/21, poi confronto su nuove norme e più risorse per 2022/24. La protesta continuerà

 

Stipendi docenti e presidi troppo bassi, il ministro Bianchi dà colpa alla Ragioneria dello Stato. Anief: il Governo non ci fa una bella figura, non si lamenti se facciamo due scioperi in un mese

 

Nuovo contratto, oggi parte la trattativa con l’Aran. Anief: non c'è più tempo da perdere, servono risorse immediate per rispondere al 6.1% di inflazione. Di tutto il resto si parli per l'accordo relativo al nuovo triennio 2022-24

 

ISTRUZIONE - Rinnovo Ccnl, per Anief la soluzione è un accordo “ponte”: altrimenti tempi lunghissimi

 

Decreto 36 Pnnr su riforma reclutamento e formazione docenti, presentati gli emendamenti: precari e giovani aspettano ora risposte dal Senato, lunedì sciopero generale

 

Sciopero lunedì, la questura di Roma cambia la piazza della protesta. Pacifico (Anief): non comprendiamo ma ci adeguiamo, l’importante è che il decreto 36 Pnrr sul reclutamento venga modificato

 

Anche tanti Ata domani diranno sì allo sciopero unitario contro il decreto legge 36 e per un vero rinnovo contrattuale

 

Domani sciopero di tutti i sindacati rappresentativi, lezioni a rischio

 

Sciopero e manifestazione riusciti, Anief: se non basta andremo avanti

 

Docenti e Ata in pensione a 62 anni come in diversi Paesi europei, lo chiede il sindacato Anief: troppi casi di burnout e patologie invalidanti

 

In pensione sempre più tardi e a chi anticipa assegno mini, Anief si oppone al “ricatto” del Governo: docenti e Ata vanno inclusi nelle categorie tutelate, con uscita a 59 anni senza decurtazioni

 

News dal mondo Anief
19 Giugno 2022
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