A poche settimane dalla prima campanella del nuovo anno scolastico ci si interroga sul da farsi, soprattutto alla luce del crescente numero di contagi. I sindacati hanno dichiarato che è a rischio il normale svolgimento delle lezioni “senza sistemi di ventilazione” e in presenza di “aule sovraffollate”, chiedendo l’intervento tempestivo del Governo.
Marcello Pacifico, leader del giovane sindacato rappresentativo Anief, intervistato da Orizzonte scuola ha detto che “nulla è cambiato rispetto allo scorso anno; lo sapevamo ed è per questo che non abbiamo sottoscritto il protocollo sulla sicurezza. In questi tre anni sono state create soltanto 3 mila aule in più rispetto alle 100 mila che necessitavano per garantire la sicurezza in ambiente chiusi e migliorare gli apprendimenti. Il ministero non ha fatto niente in questi anni per ventilare le aule o raddoppiare gli spazi, il primo anno ha disposto la didattica in presenza al 50%, il secondo anno ha messo l’obbligo vaccinale per il personale e discriminato gli studenti”.
Continuando il presidente pacifico ha aggiunto che “oggi i virologi ammettono che il vaccino non serve a prevenire i contagi ma la gravità della malattia, quindi ritorniamo al punto di partenza, ma in una situazione più esplosiva. L’ultima variante si diffonde, sebbene con sintomatologia meno virulenta, 16 volte di più di quelle precedenti. In classi con più di 15 alunni non ben areate sarà la strage. Neanche il tempo di riaprirle con questo numero di contagi che le chiuderemo subito. O il Governo ci ascolta e raddoppia le classi e il personale oppure sarà un altro anno da dimenticare”.
Sullo stesso argomento il presidente Pacifico ha stamani lasciato una dichiarazione all’agenzia Italia Stampa; per ascoltare le parole del leader Anief, cliccare qui.
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