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  5. Docente precaria per 15 anni si vede riconoscere solo una parte delle supplenze, il giudice di Firenze la indennizza con 2mila euro, le riconosce lo “scatto” del terzo anno e uno stipendio più alto

Docente precaria per 15 anni si vede riconoscere solo una parte delle supplenze, il giudice di Firenze la indennizza con 2mila euro, le riconosce lo “scatto” del terzo anno e uno stipendio più alto

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Il servizio del precario vale pienamente ai fini degli scatti stipendiali e dell’anzianità di servizio da calcolare all’interno della ricostruzione di carriera e se si è svolto anche un giorno di supplenza prima del 2011 dà titolo a recuperare l’avanzamento di livello del terzo anno oggi cancellato: lo ha stabilito anche il Tribunale ordinario di Firenze, sezione Lavoro, nell’accogliere la richiesta di una docente che aveva prestato servizio “in favore dell’amministrazione resistente, in forza di plurimi contratti a tempo determinato, dall’a.s. 2004/2005 all’a.s. 2018/2019”. Superando anche “la clausola di salvaguardia prevista dal C.C.N.L del 19 luglio 2011 in favore dei soli docenti assunti con contratto a tempo indeterminato in servizio al primo settembre del 2010”, il giudice ha anche restituito all’insegnante lo “scatto” del terzo anno di carriera cancellato per coloro che non hanno avuto rapporti di lavoro con l’amministrazione (anche da precari) prima del 2011. Come differenza, alla docente sono stati anche assegnati “1.903,85 euro oltre interessi legali dalla data di maturazione delle singole somme al saldo”.

 

Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief che ha patrocinato la causa vincente, ritiene che “l’amministrazione debba prendere atto della situazione e affrontare il problema a livello contrattuale, approfittando dell’ormai prossimo avvio delle trattative presso l’Aran del rinnovo del Ccnl 2019/21. Nel frattempo la giustizia sta facendo il suo corso, premiando nei tribunali i docenti e Ata che ricorrono con Anief per recuperare le somme e gli scatti stipendiali sottratti, oltre che la corretta ricostruzione di carriera comprensiva di tutti i periodi di precariato. A questo scopo continuiamo ad inviare il personale della scuola a verificare le proprie posizioni sulle somme sottratte indebitamente dallo Stato utilizzando il calcolatore gratuito on line messo a disposizione gratuitamente da Anief e, se vi sono i presupposti, ricorrere in tribunale con i nostri legali, così da vedersi riconosciuto il diritto all'integrale ricostruzione di carriera commisurata agli effettivi anni di servizio prestati con contratti a termine, ottenendo anche un adeguato indennizzo e l’immediato inquadramento stipendiale su fascia maggiore”.

 

LA SENTENZA

Nella sentenza il giudice ha applicato “il principio di non discriminazione previsto dalla clausola 4 dell'Accordo quadro sul rapporto a tempo determinato, recepito dalla Direttiva n. 1999/70/CE, come più volte affermato dalla consolidata giurisprudenza della Suprema Corte (cfr tra le altre Cass. 5 agosto 2019, n. 20918; Cass. 7 novembre 2016, n. 22558 e da ultimo Sez. L - , Ordinanza n. 17314 del 19/08/2020 alle cui compiute e condivise motivazioni sul punto si fa integrale riferimento)”. Concludendo, pertanto, “che vada riconosciuta ai dipendenti a tempo determinato la medesima retribuzione che percepirebbe un dipendente a tempo indeterminato con la medesima anzianità, calcolata, nel caso del lavoratore precario, computando esclusivamente i giorni coperti dai singoli contratti via via stipulati con l’amministrazione”. E accogliendo, quindi, la tesi dei legali Anief collocare la docente nella fascia stipendiale “0-2 anni”

 

Nella sentenza, quindi si è attribuito “il valore retributivo della preesistente fascia stipendiale “3- 8 anni” fino al conseguimento della fascia retributiva “9-14 anni”. Come è stato stabilito il diritto della docente che ha presentato ricorso “alle differenze retributive calcolate in complessivi € 1903,85 come da conteggio contenuto nel corpo del ricorso, correttamente effettuato”. Infine, il giudice ha condannato “il Ministero a rimborsare alla parte ricorrente le spese di lite, che si liquidano in complessivi € 1980 per competenze professionali, oltre i.v.a., c.p.a e rimborso spese generali, con distrazione in solido a favore dei difensori”.

 

 

PER APPROFONDIMENTI:

 

Gli stipendi dei docenti più bassi di quelli di un operaio specializzato, Pacifico (Anief): servono 350 euro di aumento, più altri 100 euro per recuperare l’inflazione

 

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A ogni precario lo Stato deve tra i 1.000 e i 40.000 euro per mancata considerazione di una parte delle supplenze e della ricostruzione carriera

 

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Ai docenti supplenti va assegnato lo stesso stipendio dei colleghi di ruolo, a Crotone il giudice dà ragione al sindacato: interessati in 300mila

 

Stipendi, assegnare la Retribuzione professionale docenti anche ai precari, nuova sentenza a Forlì: il supplente ha diritto a circa mille euro l’anno di arretrati, pure gli Ata e il personale “Covid”

 

Supplenti con stipendio ridotto, anche a Modena il giudice del lavoro risarcisce per RPD e CIA negati

 

Supplenti, le ferie non godute vanno pagate: lo dice il Tribunale di Como

 

Pagare ai supplenti i giorni di ferie non utilizzati, il giudice ordinario di Parma non transige

 

Precari con stipendio “accorciato”, a Reggio Emilia il giudice restituisce il maltolto alla docente che recupera 164 euro al mese

 

Anche il personale Ata può chiedere il riconoscimento di tutto il servizio pre-ruolo, a Modena il giudice indennizza un’amministrativa con 2mila euro e la colloca su scaglione superiore

 

Docente assunta nel 2010 chiede la valutazione completa del servizio pre-ruolo: il Tribunale di Sassari gli dà ragione risarcendola con oltre 4.200 euro più interessi e facendola salire di livello

 

Collaboratrice scolastica con 10 anni di pre-ruolo, il giudice glieli fa valere tutti ai fini della carriera: ottiene il risarcimento e lo stipendio maggiorato perché collocata in un “gradone” più alto

 

Maestra siciliana diventa docente alle superiori ma perde il servizio svolto nella scuola dell’infanzia, il tribunale glielo fa riconoscere tutto con risarcimento e stipendio più alto

 

Sbagliato cancellare il “gradone” 0-3 anni a tutti i docenti che hanno svolto supplenze fino al 2010: una docente veneta fa ricorso e recupera lo scatto stipendiale più 3mila euro di indennizzo

 

A Lucca il giudice conferma la validità di tutti i servizi pre-ruolo ai fini della carriera: una docente delle superiori recupera migliaia di euro e lo stipendio maggiore grazie allo “scatto” 

 

I supplenti su “spezzone” vanno pagati fino al 31 agosto se su posto vacante, lo dice la Cassazione: Anief vince ricorso e fa recuperare ad una docente gli stipendi di luglio e agosto

 

Se il docente precario cambia graduatoria il punteggio delle supplenze non può essere decurtato, a Venezia il giudice restituisce 22 e 11 punti a un Insegnante tecnico pratico

 

Giurisprudenza e legislazione scolastica
03 Maggio 2022
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Tags: Giurispruenza

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