Mascherine e distanziamento se necessario, sistemi di ventilazioni indispensabili: è questa la linea che va intrapresa negli Stati membri, secondo la Commissaria europea Stella Kyriakides che sul tema ha inviato ai ministri della salute le raccomandazioni su come avviare il prossimo anno scolastico in sicurezza. Secondo la Commissaria, scrive l’Ansa, “è importante – viene riportato testualmente – preparare piani di emergenza prima di settembre, quando le scuole riapriranno e i cittadini torneranno al lavoro. Se la reintroduzione di interventi non farmaceutici (mascherine, distanziamento, ecc.) dovrebbe essere presa in considerazione ove necessario dovrebbe essere evitata la chiusura dei sistemi educativi” investendo “in sistemi di ventilazione efficaci negli ambienti educativi e occupazionali dovrebbe essere una priorità e l’estate offre la possibilità di apportare gli adattamenti necessari”.
Il sindacato Anief invita lo Stato italiano a dare seguito alle indicazioni che pervengono dalla Commissaria europea Stella Kyriakides: “Il distanziamento – dice il suo presidente nazionale Marcello Pacifico - è legato al numero di contagi e siccome l’Italia viaggia ad oggi a circa 10 mila nuovi casi positivi al giorno non si comprende come si possa pensare che si tratta di una semplice opzione. E per distanziare gli alunni non c’è altra scelta che ridurre gli alunni per classe, visto che la scuola in presenza è l’unico punto fermo su cui siamo tutti d’accordo: introducendo il limite di 15 iscritti per classe, come dice da due anni e mezzo l’Anief, questo problema sarebbe risolto. Rimane poi da introdurre l’aerazione meccanizzata in tutte le aule, altro punto sul quale da Bruxelles non transigono. Invece di rimanere agli annunci – conclude Pacifico - , perché non passiamo ai fatti? Perché non cancelliamo gli effetti nefasti del Dpr 81/09 che ha ridotto gli istituti, il tempo scuola e l qualità della didattica? Il tempo degli annunci è finito. Ora ci sono anche i fondi del Pnrr da rispettare”.
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