Domani si firma per 1,4 milioni di lavoratori e lavoratrici. Aumenti e arretrati in busta paga a dicembre. Raggiunto l'accordo politico tra il ministro Valditara e i sindacati. Passa il contratto ponte chiesto da #Anief sei mesi fa, quando è scoppiata la crisi energetica e l'inflazione è schizzata. A dicembre, in busta paga arretrati e aumenti di stipendio. Aumenti lordi sopra i 100 euro e più di 3 mila in media per gli arretrati. Domani la firma in Aran della sequenza contrattuale relativa alla parte economica per stipendio tabellare e salario accessorio parte fissa. Governo stanzia 100 milioni in più per retribuzione professionale docenti (85,8%) e contributo individuale accessorio (14,2%) una tantum per il 2022. A decorrere dal 2022, altri 89,4 milioni per RPD e 14,8 per CIA. Valditara si impegna a trovare risorse aggiuntive ulteriori in legge di bilancio per aumenti tabellari e in caso contrario a destinare alla contrattazione i 300 milioni del MOF.
Con successiva sequenza contrattuale si affronteranno i temi dei profili e ordinamenti professionali personale amministrativo, mobilità, formazione, valorizzazione Dsga, contrattazione integrativa, relazioni sindacali, lavoro a distanza. Il Governo s'impegna a cambiare le norme anche per garantire la parità di trattamento del personale degli enti di ricerca non vigilati.
Anief: “Se ci avessero ascoltati, avremmo messo questi soldi già a maggio scorso nella disponibilità dei lavoratori e lavoratrici. Oggi con un'inflazione superiore a 12 punti è indispensabile liberare delle risorse, peraltro già stanziate insieme a quelle poche aggiuntive oggi autorizzate. La vera prova starà nella prossima legge di Bilancio, dove il Ministro si è impegnano a recepire ulteriori risorse”.
Dopo una lunga trattativa, questa sera il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha raggiunto l’accordo con i sindacati rappresentativo su quel contratto ‘ponte’ che Anief chiedeva da giugno: il via libera, esclusivamente sugli aspetti economici, si tradurrà in una sottoscrizione ufficiale nelle prossime ore all’Aran, con l’impegno di arrivare alla firma definitiva entro il prossimo 22 novembre e fare di tutto per assegnare gli aumenti da circa 100 euro e gli arretrati, fino a 4mila euro, già prima di Natale. A facilitare l’intesa è stata la messa a disposizione per il rinnovo contrattuale, da parte del ministero dell’Istruzione, di oltre 100 milioni di euro da assegnare ai docenti e ai profili professionali Ata. Mentre altri 300 milioni di euro potrebbero arrivare dalla Legge di Bilancio, attraverso il canale, già avviato, del miglioramento dell’offerta formativa oppure andando a reperire altre risorse pubbliche.
“Arriviamo a questo accordo coscienti che poteva concludersi molto prima, già a metà estate considerando che la nostra proposta di realizzare un accordo ‘ponte’ era stata ufficializzata all’Aran dai primi di luglio – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -, considerando le difficoltà in cui versa la finanza pubblica, quella di rimandare al prossimo anno le economie per il successivo rinnovo contrattuale era l’unica soluzione possibile. Soprattutto per evitare altre dannose perdite di tempo che avrebbero ulteriormente danneggiato quasi un milione e mezzo di docenti e Ata, che devono fare i conti con spese extra derivanti dal caro bollette e dall’inflazione a due cifre. Gli aumenti medi superiori ai cento euro e fino a 4mila euro di arretrati possono rappresentare una boccata d’ossigeno per chi negli ultimi anni ha mandato avanti sempre e comunque più di 40 mila plessi scolastici, senza avere mai un euro in più. Tutti gli altri lavoratori dei comparti pubblici, nel frattempo, si sono visti rinnovare il loro contratto. Aspettare ancora – conclude Pacifico – sarebbe stato autolesionista”.
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