Molti docenti e Ata avranno amare sorprese dallo stipendio di febbraio, in pagamento giovedì prossimo e i cui dettagli sono già visibili, con il “cedolino”, collegandosi con la piattaforma digitale NoiPA: a circa un milione di insegnanti e Ata con contratto a tempo indeterminato e determinato con scadenza 31 agosto e 30 giugno 2023, è stato infatti applicato il conguaglio fiscale con molti casi di riduzione di importo per via del calcolo a debito (anche molto oneroso): “a tal punto - scriveOrizzonte Scuola - da non far percepire gli aumenti derivanti dalla nuova sequenza contrattuale economica firmata lo scorso 6 dicembre. Con la mensilità di febbraio 2023 entrerà in vigore anche la nuova indennità di vacanza contrattuale: si tratta di un esiguo elemento accessorio una tantum, una sorta di anticipazione da assegnare solo per il 2023, da corrispondere per tredici mensilità, nella misura solo dell’1,5 per cento dello stipendio, in attesa dei rinnovi contrattuali per il triennio 2022-2024 che, come è noto, sono tutti scaduti già da 11 mesi.