L’amministrazione scolastica sul personale Ata non sembra intenzionata ad introdurre per via contrattuale i cambiamenti che servono: le indicazioni arrivate dall’Aran durante gli ultimi incontri con le organizzazioni sindacali sulla sezione normativa del Ccnl, tendono infatti alla poca disponibilità a recepire i mutamenti necessari per valorizzare il personale amministrativo e a migliorare il servizio che svolge. Non c’è la volontà, ad esempio, di discutere del buono pasto e dell’indennità di videoterminalista, e dell’abolizione dell’istituto della temporizzazione. Come non c’è traccia delle progressioni di carriera rivendicate con forza da Anief. L’amministrazione vorrebbe, invece, eliminare le posizioni economiche attualmente in godimento del personale: le somme risparmiate verrebbero a confluire in quelle disponibili per le scuole per l’affidamento degli incarichi specifici. Ossia in termini pratici una riduzione dei compensi degli attuali beneficiari di tali posizioni. L’Aran, inoltre, ha chiesto di creare un’unica area in cui far confluire personale con la qualifica di funzionari e personale con la qualifica di elevata qualificazione, con il rischio di creare un funzionario precarizzato e subordinato ad un incarico “triennale” e finirebbe ad essere gerarchicamente sottomesso al dirigente scolastico.