Fino a domani è possibile presentare domanda per la Call veloce introdotta nel 2020 dall’ex ministra Lucia Azzolina e riproposta quest’anno dal ministro Patrizio Bianchi per permettere di far immettere in ruolo i docenti precari collocati nelle graduatorie di merito e nelle Gae di province dove non sono stati assunti a tempo indeterminato.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Sono migliaia i posti a disposizioni, soprattutto su sostegno. Le assunzioni saranno fatte entro l’11 agosto”.
Oltre un milione di lavoratori della scuola a fine mese riceve stipendi con cifre ben lontane dall’Europa e sotto l’inflazione: invece di firmare per loro “un contratto ponte” per dare subito circa 100 euro di aumento al personale, così da rispondere anche alla crisi e all’aumento dei costi, il governo con il decreto Aiuti bis stanzia 14 miliardi di euro extra a tutti i lavoratori tranne a quelli della scuola, e questo ci fa diventare molto critici. È l’amaro commento di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, sulla decisione del governo di investire meno di 50 milioni di euro per il “docente esperto” e nemmeno un centesimo per tutti gli altri, il 99% degli insegnanti, che non parteciperanno a questa assurda corsa ad ostacoli con il “premio” con la meta posta solo tra dieci anni: una procedura assurda che riguarderà, se dovesse passare il decreto legge approvato dal CdM, la miseria di 8mila insegnanti su 850mila da incentivare dal 2032.
“Sull’abuso dei contratti a termine nella scuola c’è un’evidente colpa da parte dello Stato italiano. La prova sta nei numeri resi pubblici in queste ore dall’amministrazione scolastica sulle dotazioni organiche per i posti comuni, nazionali e regionali, del personale docente italiano: a fronte di poco più di 680 mila posti complessivi in organico di diritto, si continuano comunque a sottoscrivere tre le 200mila e le 300mila supplenze annuali, in larghissima prevalenza in deroga su sostegno e su organico di fatto. Sono numeri assurdi, uno smacco alla stessa Unione europea che dice da oltre 20 anni di eliminare la supplentite attraverso le immissioni in ruolo automatiche dei precari storici”: lo dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, annunciando la denuncia al Comitato europeo dei diritti sociali, assistita dai legali del sindacato, da parte di tutti i precari che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio e continuano ad essere assunti e licenziati ogni estate. Il ricorso è gratuito e al momento si stanno raccogliendo le preadesioni.
Vi sono forti dubbi sulla conversione in legge della norma che introduce nella scuola il docente esperto, a cui dare 5.600 euro in più l’anno dopo tre trienni di formazione ma solo dal 2032. Nelle ultime ore, anche il leader politico del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, he espresso forti dubbi sostenendo “il Governo Draghi ha deciso che l’1% degli insegnanti, dopo un percorso di formazione, fra 10 anni potrà essere definito “esperto” e così ricevere un assegno di 5.650 euro. Sì, avete letto bene: tra 10 anni”.
A circa 30 giorni dal rientro a scuola arrivano le prime indicazioni operative dalla Conferenza delle Regioni: tra le disposizioni ritenute centrali per combattere la pandemia, si indicano risorse umane aggiuntive e la creazione di spazi didattici ulteriori rispetto agli attuali. “È che quello che Anief sostiene da tempo – dice il suo presidente nazionale Marcello Pacifico: nel Decreto Aiuti bis serve la proroga dell'organico Covid e la realizzazione di nuove classi per riaprire le scuole a settembre. Sono disposizioni che occorre necessariamente attuare alla ripresa dei lavori delle Camere, perché il Governo dimissionario a guida Mario Draghi ha tutte le ragioni per farlo, perché ha la licenza di mettere mano agli ‘affari correnti’, evitando in questo modo di ritrovarci un altro anno scolastico in condizioni di estremo disagio e con le lezioni in presenza fortemente a rischio”.