Sono passati otto anni dalla storica sentenza Mascolo della Corte di Giustizia europea che cambiato i rapporti di lavoro nelle scuole pubbliche dell’Unione europea e condannato la mancata stabilizzazione dei docenti e Ata precari, ma anche di tutto il pubblico impiego. A seguito di quella storica sentenza, contro la reiterazione immotivata dei contratti a termine, chiarizzima espressione dei giudici europei, i tribunali del lavoro italiani hanno iniziato a condannare con costanza lo Stato a cospicue spese risarcitorie.