I presidi si sarebbero insediati il 1° settembre. Decisione rinviata al 5 dello stesso mese quando si riunirà la camera di consiglio
I presidi si sarebbero insediati il 1° settembre. Decisione rinviata al 5 dello stesso mese quando si riunirà la camera di consiglio
Cambiano ancora gli anticipi pensionistici: secondo le anticipazioni del Quotidiano nazionale, dal 2025 molto probabilmente la flessibilità in uscita sarà data dalla soglia di 41 anni di lavoro e contributi, a prescindere dall’età. La novità dovrebbe essere contenuta in un pacchetto firmato Lega che dovrà passare nella prossima legge di Bilancio. La novità porterebbe alla fine di quota 103, che secondo Orizzonte Scuola avrebbe fatto da freno alla spesa pensionistica di quest’anno. Per il sindacato Anief questo genere di misure non sono quelle che servono per introdurre equità e per rispettare le esigenze dei lavoratori, soprattutto quelli che operano in contesti difficoltosi e portatori di stress.
Il problema dei maltrattamenti degli alunni a scuola “non risiede nell’indole perversa di pochi insegnanti o nel genoma delle maestre italiane ma piuttosto nell’usura psicofisica professionale: occorre che il legislatore riveda tutti i punti fin qui trascurati e malamente modificati quali la previdenza, il riconoscimento e la prevenzione delle malattie professionali”: a questa conclusione è giunto Vittorio Lodolo D'Oria, medico e scrittore esperto in burnout degli insegnanti, a seguito di uno studio sui "Presunti maltrattamenti a scuola" pubblicato su La Repubblica. Dopo avere analizzato articoli, studi e pubblicazioni apparsi in internet negli ultimi dieci anni, dal 2014 al 2024, l’esperto ha scoperto che sono stati oltre 400 gli insegnanti coinvolti in Italia, mente il fenomeno non sembra presente all’estero.
“Perché un candidato a diventare insegnante o Ata di ruolo nella scuola, in possesso di tutti i titoli e già reputato idoneo alla professione, al termine di una selezione pubblica, collocato quindi in graduatoria pre-ruolo, deve rimanere fuori dalle assunzioni pur in presenza di migliaia di posti liberi? Lo riteniamo ingiusto e irrispettoso, nei confronti del docente e degli Ata penalizzati, oltre che degli alunni, che continuano ad avere insegnanti e personale scolastico supplente. Per questo, come Anief, abbiamo avviato i ricorsi per assumere sul 100% dei posti vacanti”. Lo annuncia Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: in questo modo, il sindacato intende cambiare la norma vigente che accantona il 25% dei posti al secondo concorso docenti PNRR e limita al 35% i posti vacanti per le immissioni in ruolo del personale Ata.