“Il governo è molto cauto e molto prudente: sulle mascherine è il ministro della Salute che detta le regole e poi eventualmente discutiamo, ma bisogna essere attenti. Noi siamo molto cauti, stiamo accompagnando il paese al di fuori di un’emergenza ma siamo molto attenti su tutto”. A dirlo è stato oggi il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi rispondendo a una domanda sulle mascherine a scuola, a margine del Festival “Parole O_Stili” in corso a Trieste.
“Come si fa a pensare di lottare contro la dispersione annuale in Italia di oltre mezzo milione di studenti, che lasciano gli studi senza arrivare al diploma, con una media di oltre tre punti percentuali sopra quella UE, mettendo a disposizione un solo docente ogni cinque plessi scolastici?”. A chiederlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a seguito dell’illustrazione da parte del ministero dell’Istruzione dei criteri di funzionamento dell’algoritmo per l’assegnazione di circa 9mila insegnanti in deroga alle regole sul dimensionamento: secondo Pacifico l’intenzione di legare la dispersione al tasso di abbandono e zone socio-economicamente depresse di fondo può anche essere corretta, ma non si può di certo vincere una battaglia così difficile, che porta 543mila studenti a lasciare i banchi e andare a migliorare il record italiano della vergogna dei Neet, con un numero così esiguo di risorse umane.
In attesa di conoscere quali saranno le date di presentazione delle domande per l’imminente aggiornamento delle GPS per il biennio 2022/2023 e 2023/2024 e quali decisioni assumerà il Ministero dell’istruzione riguardo alle numerose richieste di modifica dell’ordinanza avanzate da ANIEF, il sindacato avvia le preadesioni per ottenere l’inserimento in prima fascia degli specializzandi su sostegno che conseguiranno il titolo entro il 30 luglio e in seconda fascia di laureandi e diplomandi ITP che lo conseguiranno entro il 20 luglio.
Non passano gli emendamenti al decreto Riaperture promossi dall’Anief sull’eliminazione dell'obbligo vaccinale, sull’assegno alimentare da dare ai lavoratori sospesi perché non vaccinati e sulla richiesta di fine restrizioni e punizioni che continuano ad attuarsi verso il personale docente rientrato a scuola lo scorso 1° aprile: inCommissione Affari Sociali della Camera è arrivato il parere negativo del Governo, assieme a quello del relatore e della maggioranza, che ha così respinto in questo modo tutte le richieste di modifica al Decreto Legge 24/2022la cui conversione finale in legge è attesa entro meno di un mese. A sostegno delle richieste promosse dall’Anief si erano anche apertamente schiarati gli onorevoli Virginia Villani (M5S), Claudio Borghi (Lega), Maria Teresa Bellucci (Fdi) e Doriana Sarli (Misto-M-Pp-Rcse).
Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, è tutto inutile, “Serviva un organico aggiuntivo 30 volte superiore per abbattere il gap impietoso tra l’Italia e l’Europa: non si può pensare di intervenire e migliorare gli apprendimenti con misure minimali”. Il sindacalista ricorda che “sono 17 punti la differenza tra chi ha conseguito un titolo nella secondaria nel nostro Paese rispetto alla media europea: il 62,9% contro il 79% Ue; poi continuiamo ad avere il 13,1% di abbandono precoce nella scuola secondaria (ben 543mila giovani nel 2020) rispetto all’obiettivo del 10% della media dell’Unione a 27 nel 2020 e che passerà al 9% nel 2030; in base raccolti e elaborati da ISTAT il gap diventa maggiore nel Mezzogiorno, soprattutto rispetto al titolo di studio e lavoro della famiglia di provenienza (laddove il 22% si ferma alla licenza media e in alto numero svolge una professione non qualificata”.