Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi continua a difendere con i denti la sua riforma del reclutamento e formazione dei docenti imposta tre giorni fa in Consiglio dei ministri nel Decreto Pnrr 2: con questo programma “delinea un percorso chiaro per chi vuole diventare insegnante nelle scuole secondarie dopo anni in cui le regole sono cambiate più volte, generando confusione e allontanando molte persone, soprattutto i più giovani dall’insegnamento”, dice oggi il ministro al Messaggero. Inoltre, dice Bianchi, “con la riforma, i cui contenuti sono anche legati all’impegno preso con l’Europa sul Pnrr, nascerà la Scuola di alta formazione per dare linee guida, per una formazione continua che possa arricchire la professionalità del corpo docente. E poi avremo finalmente concorsi annuali, a garanzia di una maggiore continuità. Entro il 2024 assumeremo 70mila docenti”.