Oggi pomeriggio, ai microfoni di Orizzonte scuola, Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, ha parlato di obbligo vaccinale per docenti e Ata, trattative per il rinnovo contrattuale, discussione in corso in Parlamento riguardo alla Legge di Bilancio.
A proposito di obbligo vaccinale e dad, il leader dell’Anief ha affermato che “non siamo d’accordo col green pass per gli studenti né per il personale, neanche con super Green pass; l'avevamo detto quest'estate ad agosto e lo abbiamo detto chiaro. Dopo un anno ci aspettavamo oltre alle promesse i fatti: ci aspettavamo classi doppiate, ci aspettavamo più aule, ci aspettavamo più organici. Dopo un anno non è cambiato niente e ci siamo ritrovati questo settembre con un obbligo del green pass a tutto il personale, contro cui abbiamo fatto ricorso in tribunale, stiamo aspettando ancora le sentenze di merito”.
Per superare la legge Fornero con “Opzione Tutti”, l’uscita anticipata dal lavoro che il Governo propone ai sindacati consapevole che fa comodo solo ai conti dello Stato: applicando il sistema di calcolo interamente contributivo, chi governa il Paese vorrebbe arrivare a tagliare, a coloro che chiedono di lasciare l’occupazione qualche anno prima, magari anche con quattro decenni di contributi versati, anche più di un terzo l’assegno di quiescenza. Che corrispondono ai 600 euro in meno di Opzione Donna. La proposta dell’Esecutivo che fa capo al professore Mario Draghi verrà rilanciata oggi ai sindacati: viene considerata infatti dal Governo come un buona forma di “flessibilità in uscita sostenibile per i conti pubblici”.
“Sulle pensioni è il caso di dire che la toppa che il Governo vuole mettere è forse peggiore del buco creato dalla riforma Monti-Fornero”, commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. “Pensare di introdurre dei tagli alla pensione fino al 35%, significa volere bruciare una fetta consistente dei contributi regolarmente versati dai lavoratori. Per noi è una ‘polpetta avvelenata’ che rimandiamo subito indietro”. Il sindacalista autonomo, quindi, rilancia la proposta dell’Anief: “Dopo ‘Quota 100’ ci aspettavamo un provvedimento analogo, e parallelamente l’inclusione del personale scolastico tra quelli più a rischio burnout: lo dicono le statistiche sulle patologie, purtroppo anche tumorali, che però il ministero di competenza si guarda bene dal rendere pubbliche. L’Ape Sociale allargato ai maestri della scuola primaria, dopo quelli dell’infanzia, in larga parte donne, è un’ammissione di presa di coscienza. Che rende ancora più grave l’esclusione degli insegnanti della secondaria dall’anticipo pensionistico a 63 anni con 38 anni di contributi e senza riduzioni sostanziali dell’assegno. Ecco perché Anief rilancia ‘Quota 98’ per tutti i dipendenti della scuola e il riscatto gratuito della laurea: in questo modo – conclude Pacifico - si darebbe un’opportunità a ultra 60enni che alla scuola hanno dato tutto, oltre che di svecchiare la categoria”.
“Le nostre scuole – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a proposito dell’ipotesi di maxiemendamento senza approvare alcuna modifica parlamentare – hanno bisogno estremo di ulteriori finanziamenti, a cominciare da quasi 200 milioni per salvare i 14mila Ata Covid che in piena emergenza pandemica altrimenti tra dieci giorni verrebbero licenziati. Come occorre cancellare i vincoli alla mobilità del personale e allargare a tutte le classi della primaria l’educazione fisica affidata per due ore a settimana a docenti specializzati. Sono, tra l’altro, provvedimenti su cui tutta la maggioranza si è detta d’accordo. Poi, sempre per la Scuola, ci sono molti altri nodi da sciogliere: le classi pollaio, gli organici all’osso, le scuole tagliate e da ripristinare, il tempo scuola di aumentare. Sullo sfondo, infine, c’è il rinnovo del contratto che non può essere liquidato con 4 miseri euro a dipendente, che poi non andranno nemmeno a tutti. Anche noi vogliamo la Scuola al centro degli interessi del Paese, ma per davvero: non solo a parole”, conclude il presidente Anief.
Gli esiti della campagna mediatica e le conclusioni del progetto Pulser saranno resi pubblici durante il Talk in programma domani, 20 dicembre, dalle ore 18 alle ore 19, con il segretario generale Anief Daniela Rosano. Modererà l’incontro la dottoressa Sabrina Pellerito, vice presidente Com. SOC Cesi: l’evento di domani verrà trasmesso in diretta sul canale ufficiale Facebook del sindacato Anief.
“Domani – annuncia Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - si svolgerà l'ultimo incontro di presentazione del progetto Pulser, durante il quale verranno anche resi noti i risultati dell’inchiesta pubblica sugli argomenti trattati durante gli incontri e della campagna mediatica sugli stessi temi, sui quali è stato realizzato anche un sondaggio on-line, attraverso un questionario predisposto dal nostro giovane sindacato rappresentativo, al quale hanno risposto un alto numero di cittadini e addetti ai lavori. Tutto il materiale raccolto sarà presto anche presentato all'Accademia europea della Cesi, così da poterlo mettere a disposizione, come fonte aggiornata, del dibattito europeo sul miglioramento della formazione dei giovani, con tutte le problematiche che ha prodotto la pandemia da Covid19. Il fine ultimo – conclude Pacifico - è rendere la nostra società più giusta, equa e solidale realizzando una migliore attuazione possibile del pilastro europeo dei diritti sociali”.
Solo un terzo degli Ata Covid avranno il contratto prolungato fino a giugno. Per gli altri due terzi la prestazione lavoratovi finisce con il 2021. Il tutto in piena quarta ondata di Covid e con il numero più alto di contagi di tutto l’anno. Anief si appella ai senatori della commissione Bilancio che da domani inizieranno a votare gli emendamenti alla Manovra.
Marcello Pacifico, presidente Anief: “Avere stanziato nella Legge di Bilancio solo 100 milioni, anziché quasi 300, per questa causa la dice lunga sull’attenzione che presta il Governo verso i problemi della scuola. Siamo ancora in piana pandemia, con molti più casi dello scorso settembre, quando furono assunti oltre 40mila docenti e Ata Covid. Addirittura oggi si è toccato il record di contagi, oltre 28mila, in un solo giorno: il record del 2021. Mentre nelle scuole imperversa la dad, anche perché con un solo caso in classe si continua ad andare immediatamente in quarantena e stiamo ancora aspettando l’intervento dell’esercito. Adesso, vorremmo sapere qual è la motivazione che ha portato il Governo a confermare solo un amministrativo e collaboratore scolastico cosiddetto Covid su tre oggi in servizio”.
“Vogliamo sperare – continua Pacifico - che si tratti di un errore di calcolo e che nelle prossime ore, prima che il maxi emendamento alla Legge di Bilancio arrivi in Aula per la votazione finale, si incrementi la copertura. In caso contrario, siamo pronti a dare battaglia, valuteremo se anche in tribunale. Siamo sempre più sconcertati, considerando pure i 60 milioni per il personale che si traducono in 4 euro lordi medi a docenti e Ata. Si vuole vincere il Covid applicando l’obbligo vaccinale per il personale, contro cui abbiamo presentato ricorso, mentre fa cadere il distanziamento minimo, si confermano le classi pollaio e si riducono gli organici anziché aumentarli”.