Prima il sindacato adesso anche una parte dei vertici del ministero dell’Istruzione e alcuni partiti di Governo: si sta creando un fronte comune sull’esigenza di allargare la proroga dei contratti dei docenti assunti per l’emergenza Covid, prevista dalla prima bozza della Legge di Bilancio 2022, anche a decine di migliaia di amministrativi, tecnici e ausiliari che altrimenti verranno licenziati il prossimo 1° gennaio. A chiedere di allungare la durata delle supplenze di tutto l’organico Covid, almeno fino al termine delle attività didattiche dell’anno in corso non solo ai docenti ma anche al personale Ata, è stata la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia e nelle ultime ore tutto il Movimento 5 Stelle, per il quale “occorre necessariamente includere anche gli ATA nel personale i cui contratti sono prorogati fino alla fine dell’anno scolastico in corso”. E anche la stampa specializzata parla di personale già in attesa per avere “una risposta, quella per gli ATA, che al momento resterebbero esclusi dalla proroga”. La “dimenticanza” del personale Ata è ormai un classico, anche di questo Governo: già la scorsa estate, per esempio, amministrativi e collaboratori scolastici non erano stati considerati nel Piano Estate per il recupero degli apprendimenti persi sempre per via del Covid19.
“Non riusciamo a comprendere come si possa escludere dall’allungamento dei contratti del personale Covid proprio il personale Ata – commenta Marcello Pacifico -, la cui presenza nelle scuole è, al pari di quella dei docenti aggiuntivi, a dir poco fondamentale per fronteggiare l’emergenza e le varie necessità legate alla pandemia in corso: la pulizia continua dei locali scolastici, il controllo degli studenti per evitare assembramenti, i doppi turni nella scuola secondaria, le incombenze continue a livello amministrativi sono solo alcuni degli impegni ulteriori che le scuole si sono ritrovate ad assolvere con la ripresa delle lezioni a settembre. Già è incomprensibile la decisione del Governo di quasi dimezzare il contingente Covid, figuriamoci di ridurne la presenza di oltre la metà a meno di quattro mesi”.