Passano gli anni, ma sui Dsga rimane tutto fermo: continuano a esserci 2mila posti vacanti, il concorso riservato agli amministrativi facenti funzione non arriva, con tanto di rimostranze del Cspi verso il ministero di viale Trastevere per la grave “dimenticanza. E adesso ripartano anche gli interpelli nazionali rivolti agli stessi assistenti amministrativi perché tanti posti continuano a non avere titolare. Anche nell’anno scolastico in corso, dunque, diverse centinaia di scuole affideranno la loro contabilità e l’organizzazione interna del personale Ata ad amministrativi che stoicamente porteranno avanti questo complesso e delicato ruolo professionale.
Secondo Anief è però ora di finirla: gli assistenti facenti funzione Dsga vanno stabilizzati attraverso una procedura automatizzata o concorsuale ad hoc. La richiesta è stata fatta anche lo scorso 17 settembre, nel corso della manifestazione per i Dsga: in quell’occasione, ai dirigenti del ministero dell’Istruzione, il direttore del personale Filippo Serra e dalla dottoressa Sabrina Capasso vice capo di Gabinetto, una rappresentanza del giovane sindacato disse che la mancata stabilizzazione degli amministrativi facenti funzione è stata sollevata pubblicamente anche dal Consiglio superiore della pubblica istruzione: lo steso Cspi, ricordiamo, già due anni fa si espresse a favore di una procedura concorsuale riservata ali assistenti amministrativi facenti funzione con un numero considerevole di anni di esperienza anche se sprovvisti di titolo di studio specifico.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “il problema degli amministrativi facenti funzione Dsga va risolto adesso, non si può trascinare per altri vent’anni. Per noi non si può più rimandare la procedura riservata per gli amministrativi che svolgono o hanno svolto il ruolo superiore, attivando anche quei passaggi verticali tra un profilo professionale e l’altro bloccati da almeno un decennio. Considerando i pensionamenti, abbiamo spazi lavorativi abbondanti per assumerli su ruolo superiore. E finché da parte dell’amministrazione scolastica e del Governo continuerà a permanere indifferenza sul problema, porteremo avanti la nostro battaglia in tribunale, proponendo ricorsi utili proprio a chiedere la stabilizzazione degli amministrativi e un risarcimento per il danno subìto nel tempo”.
“Inoltre – continua Pacifico – continuiamo a chiedere con forza l’inquadramento dirigenziale dei Dsga, oltre che la modifica della cosiddetta ‘temporizzazione’ che ad oggi mortifica gli avanzamenti di carriera pregressi. Abbiamo posto dei rilievi anche sulla bozza di decreto del Ministero nella parte della validità delle graduatorie, che per noi dovrebbero essere biennali. Come pure sulle prove d’esame del concorso ordinario troppo nozionistiche e lontane dalla realtà della scuola, oltre che sulla formazione delle Commissioni che devono appartenere alla categoria o almeno allo stesso ministero dell’Istruzione.