Il sindacato Anief ha preso in esame la questione degli stipendi dei lavoratori della scuola: vengono confermate le stime del sindacato; infatti, servono altri 12 miliardi per chiudere il contratto scuola e riportare gli aumenti alla linea della inflazione degli ultimi 15 anni: 3 miliardi per recuperare il solo 2013 e gli altri per allineare l'aumento dei prezzi registrato durante il blocco contrattuale decennale 2008/2018 e il costo della vita schizzato nell'ultimo triennio (+16%).
Anief, nella persona del suo presidente nazionale Marcello Pacifico, torna a occuparsi di pensioni anticipate: “è giusto andare in quiescenza prima, senza penalizzazioni, a 61 anni.
Gli organici del personale ATA del prossimo anno scolastico, il 2024/25, rimangono vicini a quelli dell’attuale ormai quasi al termine: il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha infatti comunicato – attraverso il decreto n. 107 del 31 maggio 2024 - che i posti complessivi dei vari profili professionali, esclusi i Dsga, sono 196.495. Dobbiamo essere soddisfatti del computo contenuto nel decreto e nelle varie tabelle suddivise per regioni fornite dal Mim? Purtroppo c’è davvero poco da essere soddisfatti. Perché rispetto a vent’anni fa, ma anche a un decennio addietro, il decremento di posti di Ata nella scuola pubblica italiana si è fatto sentire e anche molto. Nel 2004 gli Ata complessivi erano infatti ben 261.466, quindi circa 65.000 in più di oggi; dieci anni dopo, nell’anno scolastico 2014/2015, il contingente totale, in particolare tra assistenti amministrativi, tecnici e collaboratori scolatici, era pari 205.554 unità.