Anche il Tribunale del Lavoro di Pistoia dà piena ragione alle tesi Anief e applica il previgente gradone stipendiale 3-8 anni anche ai docenti immessi in ruolo dopo il 2011 con almeno un anno di servizio a termine precedente al 2011. Marcello Pacifico (Anief): “I tribunali ci continuano a dare ragione e confermano che clausola di salvaguardia prevista nel contratto economico del 2011 deve essere applicata anche a chi ha prestato servizio da precario prima del 2011 per non confliggere con la normativa eurounitaria contenuta con la Direttiva 199/70/CE”. Anief ricorda a tutti i propri iscritti che è ancora possibile aderire allo specifico ricorso
Marcello Pacifico (Anief): “Serve una revisione urgente delle Tabelle valutazione titoli e una profonda rivisitazione delle procedure ormai ‘datate’ sul conferimento degli incarichi e i titoli di accesso”. Per chiarire tutti gli aspetti riguardanti l’aggiornamento, il sindacato ha organizzato un incontro telematico domani, giovedì 25 febbraio dalle ore 17 alle 18, tenuto da Cristina Dal Pino, presidente regionale Anief Toscana e referente nazionale Ata, su “Aggiornamento III Fascia Ata, tutto quello che c’è da sapere”. Per registrarsi, cliccare qui
Il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico, in diretta dalla sua pagina Facebook, ha detto, al termine dell’incontro con il nuovo titolare di viale Trastevere, Patrizio Bianchi, che “abbiamo intanto abbracciato l’appello di dialogare insieme e costruire il futuro di questo Paese. Durante l’incontro abbiamo voluto mettere alcuni punti urgenti all’attenzione del ministro: intanto ripartire in sicurezza nella didattica in presenza”. È stato sottolineato come in dad si sia svolto un ottimo lavoro, anche attraverso le lodi del Ministro che ha ringraziato i lavoratori e ha “sottolineato come la scuola in questo anno sia stata aperta”. Pacifico ha affermato che nelle scuole che abbiamo oggi non c’è molta sicurezza: “abbiamo bisogno di più aule e di una ridefinizione degli organici in base alle esigenze strutturali, riattiviamo i plessi dismessi. Inoltre adeguiamo l’organico di fatto a quello di diritto: scopriremo che ci sono 200mila posti da assegnare ai ruoli. Dunque bene procedere con i concorsi, ma come ci dice anche l’Europa dobbiamo dare un canale di reclutamento a tutti i precari”. Il presidente ha nominato, insieme a tutte le categorie di precari, anche gli insegnanti di sostegno, per permettere davvero l’inclusione.
La decisione è stata annunciata dal ministro Bianchi che ha accolto le richieste di alcune sigle sindacali a pochi giorni dall'insediamento delle commissioni elettorali in 8 mila istituzioni scolastiche che già avevano rinnovate le altre componenti collegiali elettive
Sul concorso dei docenti religione cattolica da svolgere entro la fine dell’anno arriva l’ufficialità: la norma è diventata legge da ieri, con l’approvazione del Decreto Milleproroghe. Secondo quanto contenuto nel testo, il ministero dell’Istruzione è autorizzato a bandire il concorso per i docenti di religione cattolica entro il 2021. I posti destinati al concorso sono quelli che si prevedono vacanti nell’arco di tempo che va dal prossimo anno scolastico e il 2023/2024. Anief ricorda che si tratta di un atto dovuto: la stessa Legge 159 del 2019 ha previsto che bisogna tenere conto dei docenti con almeno 36 mesi di supplente, già provvisti di idoneità dai loro ordinari diocesani.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “per il reclutamento dei docenti di Religione è necessario non solo prevedere concorsi triennali ordinari, come disposto dall'art. 3, comma 2 della Legge 186/2003, ma occorre garantire l'accesso di tutti gli idonei nelle graduatorie di merito: pertanto, sia gli idonei nell’ultimo concorso sia i candidati che verranno valutati tali nella prossima procedura vanno gradualmente immessi in ruolo. Inoltre, i tempi sono però anche maturi per l’avvio di una procedura automatica riservata a chi ha svolto almeno 36 mesi di servizio, con la quale riconoscere il servizio specifico svolto da ogni docente di Religione, così che vengano anche valutati”.