Il ministero dell’istruzione propone intesa senza garanzie sull'eliminazione dei vincoli da quest'anno. Anief contraria chiede una misura tampone nel nuovo DPCM a seguito del blocco di un anno imposto dalla pandemia su tutti i posti vacanti e assegnazione provvisoria libera per tutti. Gli altri sindacati divisi sui vincoli ma alcuni sono pronti alla firma. Domani incontro conclusivo.
Sta determinando problemi a catena la decisione dell’amministrazione scolastica di immettere in ruolo in corso d’anno scolastico i vincitori delle procedure concorsuali, espletate ai sensi del D.M. 863 del 18 dicembre 2018, per l’accesso al profilo professionale del Direttore dei servizi generali e amministrativi, le cui graduatorie finali sono state approvate dal 2 dicembre scorso: gli assistenti amministrativi facenti funzione Dsga chiamati a ricoprire i posti vacanti e disponibili durante le attività propedeutiche all’avvio dell’a.s. 2020/21 sono tornati nella loro sede di titolarità. Peccato che nella loro proposta contrattuale individuale di lavoro non gli era stato specificato che il contratto si sarebbe risolto, oltre che per le cause specificate nel CCNL e nelle norme da esso richiamate, qualora fosse stato individuato un nuovo avente titolo a seguito dell’intervenuta approvazione di nuove graduatorie concorsuali. Inoltre, come se non bastasse, i posti resisi disponibili e pubblicati all’albo non erano stati contrassegnati come posti non vacanti e quindi molti amministrativi subentrati non erano stati informati che il posto che andavano a ricoprire era di un facente funzione Dsga.
Anief si oppone a questa interpretazione normativa e propone tentativi di conciliazione presso gli ambiti territoriali d’Italia, al fine di chiedere la modifica dei contratti individuali di lavoro degli assistenti amministrativi subentrati: anziché sottoscrivere dei contratti con scadenza 31 agosto 2021, gli sono stati proposti rapporti di lavoro con scadenza 30 giugno 2021. Per il sindacato si tratta di palese erronea interpretazione del Ccnl vigente e del contratto individuale di lavoro. Il presidente nazionale Anief Prof. Marcello Pacifico ritiene che alla base vi sia una erronea interpretazione del Ccnl: “Siamo pronti ad avviare in prima istanza dei tentativi di conciliazione – dice il sindacalista – e se poi non dovesse passare, per noi sarebbe importantissimo proseguire con una battaglia legale a tutto campo nelle aule di tribunali. Per noi alla base di questo comportamento c’è una erronea interpretazione del Ccnl e del contratto individuale di lavoro”.
Nuovo webinar: "Anief incontra i diplomati magistrale”. Gli argomenti che verranno affrontati sono: aggiornamento sul contenzioso per l'inserimento in GaE; conferme in ruolo; ricostruzione di carriera; mobilità. I relatori saranno: gli avvocati Walter Miceli e Fabio Ganci; la segretaria generale Anief Chiara Cozzetto; il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico
Il ministro dell’Istruzione ha convocato le organizzazioni sindacali per un incontro interlocutorio ministero-sindacati sulla mobilità. Al tavolo tutte le parti sociali d’accordo sul superamento del vincolo quinquennale per la mobilità
Marcello Pacifico (Anief): “Abbiamo un bando di concorso che prevedeva che chi veniva assunto dalle graduatorie di merito del concorso straordinario per contratto non poteva spostarsi per 5 anni ma poteva chiedere l’assegnazione provvisoria. In seguito abbiamo avuto l’intervento di due norme. Cosa fare oggi? Di certo nell’ultimo Milleproroghe quasi tutti i gruppi parlamentari hanno presentato degli emendamenti per eliminare il blocco quinquennale. Ci sono posti vacanti e disponibile non si comprende perché i docenti non possano ricongiungersi alla famiglia. Il diritto alla famiglia dovrebbe accompagnarsi a quello al lavoro. Serve un intervento politico, se si vuole aspettare ancora almeno si consentano le assegnazioni provvisorie. Bisogna far trasferire in tutte le province il personale Ata”
“A distanza di un anno” dal lockdown, “l’apertura delle scuole rimane di fatto ingestibile, nonostante i protocolli di sicurezza che abbiamo siglato. A questo punto, bisogna immediatamente intervenire con un piano ‘C’ per salvare il prossimo anno scolastico”. A dirlo è stato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, intervenuto a Italia Stampa per commentare l’apertura del Comitato Tecnico Scientifico alla possibile chiusura delle scuole di ogni ordine e grado nelle zone rosse e nei luoghi dove vi sono soglie alte di contagio, a prescindere dai colori delle regioni, su cui starebbe lavorando pure il Governo con l’inserimento della possibilità nel nuovo Dpcm in via di pubblicazione.