Continuano a crescere i casi di coronavirus: l’ultima rilevazione ci dice che si è arrivati a 2.548 in un solo giorno, con 825 scuole coinvolte, con il premier Giuseppe Conte pronto a procrastinare lo stato di emergenza epidemiologica sino alla fine di gennaio. Nel corso di un’intervista rilasciata ad Orizzonte Scuola, il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico ha detto che la scuola per l’alto numero di alunni presenti va considerata come un luogo di assembramento e chi vi opera come lavoratore che si espone a un potenziale rischio quotidiano per la propria salute: rischio che va considerato contrattualmente con una diaria giornaliera minima di 10 euro. Come non si può continuare a ignorare l'alto numero di over 60 e di lavoratori potenzialmente fragili e il riscontrato livello di burnout e della maggiore vulnerabilità psico-fisica di chi insegna: è tempo, ha detto il sindacalista, di introdurre pensioni anticipate anche per chi siede dietro la cattedra, in tutti i cicli, e per chi ha superato una determinata soglia d’età.
“Il Covid – ha dichiarato Pacifico - ci deve far riflettere su diversi aspetti. Il primo problema fondamentale è la presenza di un rischio biologico effettivo a scuola perché c’è l’assembramento. Per questo deve essere garantito un assegno non solo al personale sanitario ma anche al personale scolastico”, ha detto il sindacalista autonomo. Secondo Pacifico si tratterebbe di assegnare una quota anche solo di “10 euro al giorno, rispetto ai 40 euro di un infermiere e ai 100 euro di un medico. Non sarebbe la soluzione ma almeno un segno di attenzione da parte del governo”.