La sentenza n. 720 del 10 luglio 2020 ha accolto il ricorso dei genitori di una classe seconda composta da 31 alunni, al cui interno erano presenti 4 alunni portatori di handicap grave, 1 portatore di handicap non grave e ben 12 alunni con disturbi dell’apprendimento. I genitori avevano chiesto l’annullamento del provvedimento con cui era stata formata la classe, perché privo della necessaria motivazione di garanzia del diritto allo studio a tutti gli alunni, alla luce della peculiare situazione in cui versava la stessa classe, rivendicando quindi lo sdoppiamento con conseguente formazione di due classi, una da 15 e l’altra da 16 alunni. Una circostanza, tra l’altro, prevista dalla normativa vigente che in presenza di anche un solo alunno disabile grave prevede la formazione della classe con non più di 20 allievi.
Marcello Pacifico (Anief): “Invitiamo il Governo nella prossima legge di bilancio, dopo le dovute deroghe al regolamento sul dimensionamento scolastico, a prevedere delle modifiche: per farlo, come indicato con successo da noi allo stesso premier Giuseppe Conte, sarà fondamentale utilizzare il 10% dei 172 miliardi in arrivo dal Recovery Fund. Propendiamo per questa decisione, la realizzazione di classi con numeri non troppo alti di studenti, anche in assenza di iscritti disabili. Ho chiesto al ministro di dare nei prossimi giorni chiare indicazioni agli uffici scolastici regionali su come derogare allo stesso decreto presidenziale n. 81 del 2009, specialmente quando abbiamo alunni iscritti con handicap certificato. Non va dimenticato che in presenza dello stato emergenziale, abbiamo segnalato che per una classe di 35 metri quadri si dovrebbe abbassare a un massimo di 15 iscritti di alunni, con classi ed edifici scolastici finalmente a misura d’uomo grazie all’utilizzo dei 15 mila plessi chiusi negli ultimi 12 anni”.