Dopo l'illegittimo blocco quinquennale, il Miur vorrebbe ora limitare il trasferimento degli insegnanti di sostegno su posto comune, così da garantire la continuità didattica. Ma per ottenere lo stesso risultato non servono norme punitive: basterebbe stabilizzare i precari sui 40 mila posti in deroga, affidati annualmente a supplenze, e riaprire le GaE ai tanti docenti specializzati dalle università a numero chiuso. In modo anche da superare la moria delle cattedre vuote. Anief è pronta a impugnare l'eventuale decisione in tribunale: occorre dare incentivi e non punire chi sceglie di portare avanti questa difficile e delicata professione.
Opera di lobbying, informazione, consultazione e dialogo con la Commissione Ue e le autorità nazionale, ricorsi giurisdizionali in tutte le corti europei e italiane per scrivere una Carta dei professionisti dell'educazione, armonizzare reclutamento, progressione di carriera e pensione, diffondere i valori della cittadinanza dell'Unione improntati al rispetto del diritto e del lavoro, alla giustizia sociale: sono alcune delle sfide lanciate durante la tavola rotonda nel giorno conclusivo del convegno Cesi Accademia Europa su Horizon 2025 dal titolo “Professionisti e sindacati dell’istruzione: orizzonte 2025”: la Cesi è pronta a fornire il suo contributo sul Manifesto degli insegnanti.
Il giovane sindacato Udir si è sempre battuto affinché la Sicurezza sia presente nelle nostre scuole: lo ha fatto battendosi e lanciando appelli a chi di competenza. Da sempre è uno dei punti cardini della sua battaglia: il dirigente scolastico ha il compito di garantire la sicurezza all’interno del proprio istituto, tutelando l’integrità psico-fisica dell’alunno e vigilando pure sui soggetti a cui è demandato il compito di garantire la sicurezza, adottando misure atte a prevenire eventuali rischi all’interno delle istituzioni scolastiche. Ma sulla persona del DS non possono ricadere colpe di cui non ha responsabilità. Inoltre, il presidente nazionale Udir Marcello Pacifico ha chiesto anche che si approvi subito la proposta di legge C- 1114 Villani (M5S) per tutelare pure i dirigenti scolastici sulle scorta delle proposte elaborate dal giovane sindacato al testo unico sulla sicurezza.
Ha preso a Lisbona il via la due giorni di confronto tra “Professionisti e sindacati dell’istruzione: orizzonte 2025”, organizzato sotto l’egida dell’Unione Europea e moderato da Kerstin Born-Sirkel, collaboratore Senior presso l’European Policy Centre: tra i primi a prendere la parola è stato Peter Birch, coordinatore del servizio di analisi delle politiche e dei sistemi d’istruzione della Commissione europea, il quale ha denunciato il fatto che solo il 20% degli insegnanti europei ritiene il proprio profilo professionale adeguatamente valorizzato dalla società. In pratica, nel vecchio Continente la grande maggioranza degli insegnanti, di ogni ordine e grado, risulta sottostimata e sottopagata, oltre che di età avanzata. Soprattutto in alcuni Paesi, con l’Italia che fa da portabandiera: solo per rimanere all’età anagrafica, se in Portogallo il 38% dei docenti è over 50, nella nostra Penisola la percentuale quasi raddoppia arrivando al 60%. Quello del reclutamento è un problema serio, denuncia Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, alla vigilia del suo intervento fissato a chiusura del convegno in terra portoghese: a settembre ci ritroveremo con altri 100 mila posti da assegnare, pur avendo il personale già selezionato e pronto a subentrare.