Tra le richieste principali del giovane sindacato formulate al Nazareno, anche la definizione di un ruolo dei dirigenti scolastici all’interno di un ambito fortemente collegiale e a stretto contatto con gli altri comparti interni alla scuola. Inoltre, i posti vacanti per assumere più precari già ci sono e vanno solo certificati. No tassativo alla chiamata diretta e a qualsiasi ipotesi di chiusura delle graduatorie ad esaurimento, che, anzi, dovrebbero tornare ad essere permanenti. Sì all’inserimento in una fascia aggiuntiva e all’assunzione allargata di idonei, collocati con riserva e tutti coloro che hanno svolto 36 mesi di supplenze. Sulla riforma occorre ascoltare anche il nuovo Cspi. Si provveda, infine, ad allargare organici e tempo scuola. E anche a liberare i ‘Quota 96’.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): per dire basta all’abuso di precariato serve una vera riscrittura del testo del ddl, altrimenti l’Italia rischia di andare incontro a censure e sanzioni pensanti da parte della Commissione europea. In caso contrario la mobilitazione in atto continuerà con nuove iniziative. Anche di carattere legale.
ANIEF comunica che i termini di adesione al ricorso per l'inserimento in GaE dei docenti in possesso di diploma magistrale conseguito entro l'a.s. 2001/02 sono stati prorogati fino al 15 maggio 2015.
Pubblichiamo alcuni articoli sulla Buona Scuola, degli oltre 100mila docenti esclusi dalle assunzioni non si parla più: invisibili e dimenticati.
Dopo le grandi manifestazioni contro decreto, il premier si dichiara pronto a modificarne alcune parti.
In tema di “chiamata diretta” dei docenti da parte del dirigente scolastico.
Lo sciopero corale dello scorso 5 Maggio; la brutta piega che hanno preso i lavori della VII Commissione della Camera sugli emendamenti al d.d.l. n.2994; un sottosegretario asserragliato nella giungla.
Anche il PD, il partito di maggioranza, si è finalmente reso conto che occorre ascoltare l’Anief, l’unica organizzazione a condurre in Europa la questione del precariato scolastico e dei tanti limiti contenuti nel ddl di riforma.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): questa riforma deve essere cambiata, perché è stata sonoramente bocciata da chi lavora ogni giorno nei nostri istituti. Perché non è possibile permettere ancora una volta che su certe questioni l'ultima parola debba passare ai giudici. Il Governo lo deve sapere: sulla mancata stabilizzazione del personale, come sull’elusione dello stato contrattuale e di carriera dei dipendenti precari rispetto a quelli di ruolo, la Commissione europea potrebbe infatti intervenire.
È questa l’ingrata condizione di una fetta dei 140mila supplenti con un contratto di supplenza annuale, come i maestri d’infanzia, e di circa 100mila abilitati dopo il 2011: continuano non solo a non avere prospettive di assunzione, ma anche di essere messi alla porta. Perché nel ddl di riforma si parla di “perdita di efficacia di tutte le graduatorie di merito e ad esaurimento” riguardanti “i gradi di istruzione della scuola primaria e secondaria, ai fini dell’assunzione con contratti di qualsiasi tipo e durata”.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): il governo non vuole esaurire le GaE, ma eliminarle. Con migliaia di docenti plurilaureati e pluriabilitati, che dopo aver mandato avanti egregiamente la scuola statale per un decennio, pur se privati di molti dei loro diritti, vengono ora messi incredibilmente alla porta. Ma le GaE non possono essere chiuse: sarebbe un atto dalle conseguenze gravissime. Se il testo di riforma non cambia, siamo pronti a ricorrere in tutte le sedi.
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