Privare il docente dell’aggiornamento professionale rappresenta un atto ingiustificato e discriminatorio: su questo non vi è più alcun dubbio. Per tale motivo quando si va dal giudice a chiedere di vedersi assegnare la Carta del docente degli ultimi 5 anni si hanno altissime possibilità di riuscita. Anche a Cosenza, la scorsa settimana, il giudice del lavoro - della “Sezione Controversie di lavoro” - ha dato piena ragione alla tesi dei legali Anief, assegnando all’insegnante precario tra il 2018 e il 2021 che ha presentato ricorso per ottenere i 1.500 euro che l’amministrazione gli aveva negato in modo illegittimo.
Si sono concluse oggi le prove scritte del concorso docenti Pnrr per selezionare quasi 30.000 nuovi insegnanti della scuola secondaria: dalle informazioni che giungono dalle sedi scolastiche dove si stanno ultimando gli scritti, viene confermata l’alta percentuale di ammessi all’orale, vicina al 90%, derivante dagli esiti delle sessioni svolte nei giorni passati, oltre che per la procedura della scuola dell’infanzia e primaria, contrassegnata da un’altissima disparità regionale nel confronto posti-candidati, che ha visto passare all’orale oltre l’80% dei partecipanti.
“La Scuola italiana ha ricevuto dall’Unione europea importanti finanziamenti tramite il Pnrr, ma l’organizzazione per realizzarli non è stata mai adeguata e se non si fanno modifiche in corsa rischiamo fortemente di fallire gli obiettivi: per evitarlo, il sindacato Anief ha presentato alla Quinta Commissione della Camera dei deputati dieci specifiche proposte di emendamento sull’Istruzione pubblica al decreto legge 19/24 Pnrr”: lo dichiara oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
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