Richiesto ai senatori di consentire la pensione anticipata ai dirigenti scolastici. Tra le altre proposte emendative il recupero del valore degli stipendi e la copertura per la rateizzazione dell'intera liquidazione con tassazione all'1,5%
Richiesto ai senatori di consentire la pensione anticipata ai dirigenti scolastici. Tra le altre proposte emendative il recupero del valore degli stipendi e la copertura per la rateizzazione dell'intera liquidazione con tassazione all'1,5%
Udir ha chiesto di consentire anche ai dirigenti dell’area dell’istruzione e della ricerca la possibilità di presentare domanda di pensionamento anticipata. In audizione a partire dalle 19.15 a Palazzo Madama, presso la XI Commissione del Senato della Repubblica, sono stati chiesti dalla delegazione una serie di emendamenti che vogliono tutelare anche il ruolo del capo d’istituto.
Tra le proposte: utilizzo risorse RDC per salario minimo nei rinnovi contrattuali del pubblico impiego e per recupero IVC 2016-2018, estensione quota 100 alla data di conversione in legge, flessibilità tra età anagrafica e contributiva per requisiti minimi, esonero dalla Fornero per il personale scolastico, estensione carattere gravoso a tutti i docenti e della rateizzazione a 80 mila euro dell’onere dei contributi da riscatto e della platea del personale interessato (50 anni), limite dell’1,5% della tassazione dell’importo di finanziamento per la liquidazione ed estensione della detassazione TFS a 76 mila euro.
Il Ministero dell’Istruzione si preoccupa per le sorti dell’Europa unita: con la nota n. 382 del 30 gennaio, il dicastero di Viale Trastevere invita gli istituti a partecipare al questionario sulla “Consultazione sul futuro dell’Europa”, per riflettere sui temi delle politiche sociali ed economiche ponendo l’attenzione su concetti come l’istruzione e la formazione, i giovani e il lavoro. Anief, nell’auspicare che tanti cittadini si esprimano, non può non sottolineare come molti dei punti affrontati dal Cnel siano fondamentali per i destini di una Europa sempre più minacciata dalla frammentazione e di nazionalismi. Guardando all’Italia, emerge la distanza siderale che il nostro Paese mantiene rispetto a certi temi. Marcello Pacifico (Anief): Mai come oggi occorre rinsaldare certi valori comuni, perché viviamo in un’Ue sempre ostaggio di divisioni d’intenti, indifferenze e autoreferenzialità. La scuola può fare molto e per questo apprezziamo l’iniziativa ministeriale di puntare sull’educazione civica, se però allargata proprio alla storia e al diritto europeo. Le stesse sentenze che continuiamo a promuovere, presso la Commissione e la Corte di Giustizia Europea, per cancellare ingiuste e incostituzionali discriminazioni, tra personale di ruolo e precari, ci dicono che la strada da perseguire è questa.
La spasmodica attesa degli esiti delle prove scritte è stata resa un po’ più gradevole dalla notizia che i posti disponibili saranno implementati di altre 500 unità; saranno infatti 2.900, anziché i 2.425. Quindi le probabilità di essere assunti crescono per coloro che hanno svolto la prova brillantemente.
Anief ricorre al Tar del Lazio contro il bando Tfa Sostegno, di prossima pubblicazione, per far ammettere i diplomati ITP, i diplomati Conservatorio - Accademia Belle Arti o Accademia Danza, educatori, i Dottori di Ricerca; vuole altresì l’accesso alla prova scritta per il corso di Specializzazione Sostegno per tutti i docenti che superano la prova preselettiva.
Sul rischio recessione pesa il mancato rinnovo dei contratti: nella scuola l'attesa è già cominciata. È l'accusa che arriva dall'Anief. "Dall'Istituto nazionale di statistica -si legge in una nota del sindacato della scuola- giungono preoccupanti indicazioni sull'economia italiana, risultata in contrazione dello 0,2% nel quarto trimestre 2018. Ma arrivano anche importanti indicazioni sui contratti di lavoro, che se non adeguati lasciano milioni di famiglie italiane in condizioni di disagio economico e impossibilità di spendere. Per i lavoratori del settore della conoscenza, il rinnovo della scorsa primavera, giunto dopo 10 anni di blocco, ha già esaurito i suoi effetti. Perché da più di 30 giorni i lavoratori della Pa hanno di nuovo il contratto scaduto, con i salari ben al di sotto del consentito".
Il giovane sindacato respinge in modo drastico il progetto di legge con cui il governo Conte intende regionalizzare la scuola, assieme ad altri servizi pubblici essenziali: l’opposizione totale al ddl sulla cosiddetta autonomia differenziata, che prenderebbe il via con la concessione dell’autonomia scolastica ad alcune regioni del Nord, è giunta oggi dal capoluogo valdostano, nel giorno di chiusura del primo Consiglio nazionale svolto nel decennale di Anief. Il presidente nazionale, Marcello Pacifico, nel prendere atto della volontà del Consiglio ha detto: Il piano di regionalizzazione di un servizio pubblico così come annunciato è irrealizzabile per l'assenza di risorse che se trovate minerebbero l'unità nazionale e il principio solidaristico sotteso nella nostra Costituzione. Ci opporremo, in tutte le sedi, ad iniziare da quelle giudiziarie contro il trasferimento del personale o i blocchi alla mobilità. E i precedenti ci danno ragione piena, persino in quella Provincia autonoma che delibera in maniera esclusiva sulla scuola, ma sempre tenendo presente alcuni principi costituzionali inviolabili.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.