Ascolta Promossi e Bocciati: intervento del presidente Pacifico dal minuto 2.00
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Anief plaude all’iniziativa legislativa presentata dal Movimento 5 Stelle, con la presentazione del DDL n. 877 presentato alla Camera a prima firma dell’on. Lucia Azzolina, attraverso il quale il primo partito di maggioranza parlamentare intende ridurre il rapporto alunni docenti di un punto percentuale rispetto all’onda lunga dei tagli ancora previsti nel prossimo triennio dalla Legge 133 del 2018. Potrebbero esser ripristinati quasi 87 mila posti cancellati. Anief chiede al M5S di introdurre da subito nella Legge di Stabilità di fine anno anche altre disposizioni fondamentali per il ripristino di un sistema scolastico d’avanguardia, come gli organici differenziati, il ripristino del tempo scuola, il maestro prevalente.
La RTS di Catania ha liquidato ad alcuni dirigenti scolastici rappresentati da Udir le somme decurtate relative al Cir 2015/16, correggendo gli errori commessi sulle trattenute che non tenevano conto dell'aggiornamento degli stipendi stabiliti dal contratto integrativo regionale 2015/2016. Le cifre sono state corrisposte senza la necessità di ricorrere in tribunale, ma a seguito dell’atto di diffida che il giovane sindacato ha inviato in nome e per conto dei suoi iscritti. Chi vuole far valere i propri diritti può contattare la segreteria Udir, all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., per richiedere il modello di diffida e ottenere il risarcimento delle somme erroneamente corrisposte.
Le spese sostenute per l'istruzione sono detraibili nella dichiarazione dei redditi 2018, in misura più favorevole rispetto allo scorso anno grazie ad un innalzamento dell'importo detraibile. È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 17 marzo 2018 il decreto Miur con gli importi massimi previsti per la detrazione delle spese sostenute per le Università non statali, mentre per quelle statali non vi è nessuna variazione.
Applicando il nuovo Ccnl del comparto Istruzione, il sistema telematico utilizzato dall’amministrazione per il conferimento delle supplenze considera i contratti 'provvisori' come se fossero delle vere supplenze annuali. Il mancato riconoscimento da parte del Sidi, penalizzerebbe così i docenti precari collocati su supplenze provvisorie, i quali non vengono informati e convocati per quelle di lunga durata con scadenza effettiva, a meno che non sia il singolo Dirigente Scolastico a provvedere alla convocazione di tutti gli interessati a prescindere dalle indicazioni riportate nel SIDI. Inoltre, sarebbe necessaria una conferma, sempre da parte del Ministero dell’Istruzione, sulla possibilità di optare senza sanzioni in caso di accettazione di un eventuale secondo contratto non più provvisorio. Il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, si chiede perché i sindacati firmatari non si siano preoccupati di prevedere una disposizione che salvaguardasse il diritto dei lavoratori di poter scegliere, ove possibile e senza penalizzazioni, per altro incarico. Invece dovremo attendere, come sempre, chiarimenti a posteriori, che rischiano nel frattempo di creare un danno a docenti e Ata precari.
La perenne mancanza di insegnanti di sostegno, che ha lasciato scoperte numerose cattedre assegnate per i ruoli dell’a.s. 2018/19, potrà in parte essere colmata con il Tfa sostegno, di prossima attivazione. Il Ministero è al lavoro per trovare una soluzione: “Siamo intervenuti nell’ambito del contratto di mobilità per assicurare agli alunni con disabilità personale specializzato. Inoltre stiamo dando il via a un nuovo corso di specializzazione”; Bussetti ha sottolineato inoltre che l‘inclusione scolastica è un’eccellenza in Italia, ma ciò non toglie che la situazione si debba migliorare per garantire un’istruzione di qualità a tutti gli studenti. Preparati con Eurosofia: per preaderire clicca qui https://www.eurosofia.it/mod/page/view.php?id=8896
Da uno studio nazionale realizzato da Tuttoscuola e pubblicato oggi, risulta che in questi primi giorni dell’anno scolastico il 90% degli insegnanti precari specializzati sarà costretto a cambiare scuola. Ma poiché il numero di posti coperti da supplenti annuali per colpa del Miur ha raggiunto cifre stratosferiche, il risultato è che su 253 mila alunni disabili, ben 133 mila, quindi oltre la metà, si ritroverà con un docente diverso rispetto a quello dello scorso anno. A completare il quadro di mala-gestione ci si mette anche la tendenza a ridurre il numero di docenti rispetto al reale fabbisogno. Perché se nel 2006 gli alunni disabili certificati erano 180 mila e oggi sono circa 255 mila, non si può continuare a mantenere in vita l'organico di diritto bloccato al 66% del necessario. Per dire no a questo stato di cose, che minano il diritto allo studio degli allievi più bisognosi di attenzione, Anief in questi giorni ha riproposto l’iniziativa “Sostegno, non un'ora di meno!” che lo scorso anno ha prodotto oltre cento cause vinte: famiglie, docenti e dirigenti scolastici possono segnalare, senza affrontare spese, ogni mancata tutela dei diritti degli alunni scrivendo all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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