La fase transitoria si sta rivelando un percorso ad ostacoli che lascerà per strada diversi insegnanti oggi abilitati: andando ad approfondire la cervellotica normativa che sostiene l’imminente concorso riservato ai docenti abilitati indetto con DG il 1° febbraio 2018 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 14, l’Anief scopre che una parte non indifferente dei vincitori potrebbe non essere mai assunta per via delle percentuali decrescenti di ammissione al terzo anno al FIT, la nuova formazione pre-ruolo: nel decreto legislativo 59/2017, conseguente alla Legge 107/2015, per fare spazio ai vincitori del nuovo concorso a cattedra e ai precari attualmente non abilitati, si introducono infatti delle percentuali decrescenti di assegnazione dei posti vacanti. Fino ad appena il 20%. Si tratta di una limitazione che rende impossibile l'assunzione, anche in 10 anni, di docenti abilitati in classi di concorso con pochi posti, proprio mentre il Miur inizierà ad avviare il FIT triennale sottopagato per neolaureati non abilitati.
È un assetto che stride con rapporto Eurydice 2018 sulla professione docente, il “Teaching Careers in Europe: Access, Progression and Support”, pubblicato in questi giorni: nella sezione “formazione iniziale e reclutamento” si scopre infatti che in Italia continuerà ad essere particolarmente difficile diventare insegnante. Mentre “in quasi la metà dei sistemi educativi, gli insegnanti sono pienamente qualificati al termine della formazione iniziale”. Solo “in sei paesi, agli insegnanti viene richiesto di superare un concorso”. Inoltre, “un terzo dei sistemi educativi offre percorsi alternativi per abilitarsi come insegnanti. Questi sono normalmente organizzati o come programmi professionali brevi oppure come programmi basati sul lavoro”.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Anziché prendere coscienza della tendenza dei paesi europei si è introdotto un sistema di nuovo reclutamento ancora più selettivo: ci vogliono, infatti, otto anni per essere confermati nei ruoli, una laurea magistrale, una specialistica, tre anni di Fit di formazione post laurea e di tirocinio e una valutazione finale del dirigente scolastico. Invece di abbreviare l'accesso alla docenza, nel paese con la classe insegnante più vecchia del mondo, rispetto alle tradizionali Ssis abilitanti, si è riusciti nell’impresa di allungare di ulteriori due anni il percorso ad ostacoli che porta all’agognata meta dell’immissione in ruolo.